da Lucca a Roma in bici sulla Via Francigena
Da Santiago sono passati tre anni, in cui si sono susseguiti tanti progetti (alcuni modesti, altri importanti, altri ancora grandiosi ma destinati a rimanere sulla carta, come quello a Capo Nord) e, ovviamente, un numero minore di realizzazioni, tra cui la più importante è stato il viaggio in Germania dell'estate 2013. Ed è stato appunto in quell'occasione che con Jürgen e gli altri miei compagni di viaggio tedeschi ha cominciato a prendere forma un nuovo progetto, che avrebbe dovuto coniugare le caratteristiche del viaggio a tema come quello per Santiago (lungo un itinerario di interesse storico legato alla tradizione dei pellegrinaggi religiosi) con i criteri più soft dell'esperienza in Germania (viaggio in gruppo, a tappe non troppo lunghe e pernottamento in B&B o albergo). È stato, perciò, naturale individuare nella Via Francigena il percorso che rispondeva maggiormente a questi requisiti, tanto più che alla ricchezza di elementi di interesse storico-artistico-paesaggistico univa l'efficienza di un tracciato che soprattutto in Toscana e nel Lazio è stato di recente rimodernato, attentamente verificato e dotato di segnaletica, strutture di ristoro o alloggio e di informazioni aggiornate tappa per tappa. Tenendoci in contatto con Jürgen, Lothar e Norbert, abbiamo stabilito di svolgere il viaggio nella settimana precedente a Pasqua, compatibile con i loro impegni di lavoro, limitando il percorso al tratto finale che da Lucca arriva a Roma, in cinque tappe, mediamente una novantina scarsa di km al giorno. Come per il Cammino di Santiago, infatti, non avrebbe senso correre a perdifiato per 150-200 km al giorno allo scopo di arrivare prima possibile, con l'unico risultato di abbrutirsi di stanchezza e soprattutto non aver modo di godersi la visita dei piccoli centri storici ricchi d'arte o di storia della Toscana o dell'alto Lazio oppure una passeggiata in uno dei paesaggi più belli d'Italia e d'Europa, immerso in una natura non ancora stravolta dall'urbanizzazione, qual è ad esempio quello della provincia di Siena.
Affascinati proprio da questa lentezza a misura d'uomo (e di paesaggio) ognuno di noi al di qua e al di là delle Alpi ha passato gli ultimi mesi invernali a prendere in considerazione luoghi da visitare, tappe in cui pernottare, distanze, itinerari: il tracciato della via Francigena, infatti, non è univoco, soprattutto in Italia: sarebbe più esatto parlare di un fascio di percorsi qua e là paralleli o parzialmente coincidenti che si svilupparono nel corso dei secoli, privilegiando ora questo ora quello a seconda della sicurezza delle strade, della presenza di zone abitate o inospitali, delle contingenze politico-militari, della morfologia del terreno determinata da rilievi aspri, impaludamenti, movimenti franosi etc. Dal cuore della Toscana fino a Roma, ad esempio segue da vicino la SS.2, cioè la via Cassia, ora costeggiandola da vicino, ora allontanandosene, ora sovrapponendovisi per brevi tratti. C'è poi da dire che molti paesini, intravedendo un ritorno economico, sulla scia di quanto è accaduto per il Cammino di Santiago, hanno "stiracchiato" il percorso originario con qualche deviazione a proprio favore. Comunque, in considerazione del poco tempo a disposizione (5 giorni al massimo) e delle curiosità che avevo deciso di soddisfare per me e per i miei compagni stranieri, avevo stabilito di intercettare la VF non dal passo della Cisa (che avrebbe richiesto almeno un giorno in più), bensì da Lucca, scendendo verso sud fino a Bolsena, facendo qui una deviazione per visitare Civita di Bagnoregio, riprendendola all'altezza di Montefiascone, deviando ancora da Viterbo sulla via Cimina e da Sutri al lago di Bracciano, fino a raggiungere Campagnano e da qui Roma, per un totale di circa 450 km (più o meno un quarto dell'intero percorso Canterbury-Roma). Per pernottare infine potevamo decidere volta per volta se utilizzare gli ostelli o i B&B disponibili lungo la strada.
Ma (perché c'è sempre un "ma", un imprevisto: la fortuna molto può in tutte le umane cose, ma specialmente in un viaggio) ad Aprile è arrivata la doccia fredda: per i postumi d'una brutta caduta di qualche tempo prima, Jürgen non era in grado di partecipare. Ho cercato in giro se c'era tra gli amici qualcuno disposto ad aggregarsi all'ultimo momento (Alberto? Paolo? Luigi?), macché! Allora, tra la prospettiva di rinunciare, almeno per quest'anno, oppure di partire da solo, ho scelto la seconda. E così, consultati gli ultimi siti internettiani e i diari di viaggio di amici (stimolante quello di Gabriele, partito a piedi in Ottobre) o sconosciuti in rete, ai primi di Maggio, quando gli impegni -e, lo confesso, anche il meteo- mi hanno consentito una settimana tranquilla, sono salito in sella e finalmente sono partito.
Avevo tratteggiato in maniera abbastanza precisa l'itinerario e i punti di sosta, forte anche del ricordo del mio cicloviaggio in Puglia nel 2006 lungo la via Cassia e dell'esperienza di Santiago 2011, ma il fascino della "vera" via Francigena, quella lontana dall'asfalto, era troppo forte perché non prendessi in considerazione l'ipotesi di affrontare anche qualche tratto di sterrato. Perciò ho cercato di alleggerire il più possibile il peso dei bagagli riducendoli davvero all'essenziale come avevo imparato a fare durante il viaggio in Germania e sostituendo al portapacchi e alle borse uno zainetto con schienale "ventilato" da 22 l. soltanto; ho poi inserito dei supporti in gommapiuma sul manubrio e sulla sella e naturalmente ho montato delle gomme meno lisce e sottili sulla mia bici da corsa; avevo recuperato infatti dei vecchi e un po' rigidi copertoncini da 25 anziché da 23, scolpiti abbastanza da ("dare l'impressione di") tenere la strada non asfaltata. Inoltre, potendo impostare a mio piacimento la tipologia del viaggio su uno stile un po' più austero del solito e consono allo spirito originario del percorso, ho deciso di rinunciare alle comodità di alberghi e B&B per utilizzare nei limiti del possibile ostelli o altre strutture di accoglienza pellegrina. A tale scopo mi sono munito di una credenziale, analoga a quella del Cammino di Santiago, e di un saccoletto leggero.
Con questi pochi provvedimenti, qualche perplessità e molte speranze, venerdì 9 maggio ho dato il primo colpo di pedale da sotto casa.
L'intero tracciato Livorno-Lucca-.Roma
Le 5 tappe: cartine e dettagli
1° giorno: Livorno-Lucca-Gambassi |
Il
pericoloso tratto di statale Aurelia fra Livorno e Pisa è
sostituibile dal percorso in parte ciclopedonale
Calambrone-Tirrenia-Marina di Pisa-Pisa. A Pontasserchio, subito prima del ponte che porta ad Avane, si può percorrere la ciclabile sul lato orientale del fiume passando per Pappiana e Ripafratta. L'itinerario qui indicato, invece, utilizza, quando possibile, il percorso ciclabile sterrato (ma in buone condizioni) che da Nozzano Castello porta fino a Ponte S. Pietro; qui attraversato il Serchio si prosegue sulla ciclabile della sponda orientale (indicazione VF) fino a Monte S. Quirico, dove si torna sull'asfalto per entrare in Lucca da Borgo Giannotti. Altri tratti di sterrato (indic. VF) si incontrano presso Galleno. Dopo S. Miniato è possibile raggiungere la Pieve di Coiano (non ancora visitabile per lavori) direttamente per sentieri, anziché passare da Castelnuovo d'Elsa. Da Coiano si scende giù fino a via Praticelli e dopo un'ampia curva si risale su uno sterrato impegnativo verso i poderi Le Colline e Maremmana; si ridiscende sull'asfalto della sp 26 e dopo circa 400 m. a dx, si prende a sx un altro sentiero in forte salita che digrada infine sulla volterrana per Gambassi in contrada Pillo, non lontano dalla Pieve di S. Maria a Chianni e dall'ottimo Ostello Sigerico. |
Legenda: |
es. di lettura della tabella: +2,5:Filettole
Y LU/Vecchiano;+4:pc (Nozzano) = proseguire per 2,5 km fino a Filettole; al bivio andare in direzione di Lucca, non Vecchiano; dopo altri 4 km, pista ciclabile (eventuale deviazione/visita per Nozzano) |
Distanze km | Località | Tempi | Medie | annotazioni | |
tot. | pz. | tot./pz. | tot./pz. | ||
0,0 | Livorno | 0 |
0,0 |
||
* | 22,0 | [Tirrenia] | 52,3 | 25,24 | pc; S.Piero a Grado |
22,0 | Pisa P.za Miracoli † | 52 | 25,2 | Lungarni; Chiesa Spina; p.za Miracoli | |
7,8 | # via S.Jacopo; via Che Guevara | 19,8 | 23,64 | ||
29,8 | Pontasserchio | 72 | 24,8 | ||
10,3 | +2,5:Filettole Y LU;+4:pc Nozzano | 28,2 | 21,95 | Castello Nozzano; lungo Serchio pc (sponda NW) | |
40,1 | ¬ Ponte S. Pietro | 100 | 24,0 | attraversam. ponte | |
6,7 | pc;Monte S.Quirico; Borgo Giannotti | 22,4 | 17,93 | lungo Serchio pc (sponda SE) | |
46,8 | Lucca © † Duomo | 123 | 22,9 | S.Frediano,v.Fillungo,Anfiteatro,S.Martino,S.Michele, | |
14,3 | v.Romana+7:Y Capannori | 38,1 | 22,51 | Mura, P.ta Romana; (pieve S.Quirico&Giulitta) | |
61,1 | Porcari † S.Giusto | 161 | 22,8 | S.Giusto | |
6,9 | +3,4:Y † Abbazia Pozzeveri | 17,7 | 23,41 | abbazia Pozzeveri | |
68,0 | Altopascio † S.Jacopo | 178 | 22,9 | S.Jacopo-la Sperduta,Ospitale-Magione del Tau | |
12,5 | +6:Galleno;+0,5 | 33,5 | 22,42 | (parz.tratto su VF sterrata a piedi) | |
80,5 | Ponte a Cappiano (¬Hs) | 212 | 22,8 | Ponte-Ostello mediceo | |
10,9 | +3,7:Fucecchio,+5:S.Miniato Basso | 29,3 | 22,3 | (TorreGrossa) | |
91,4 | San Miniato Alto † S. Domenico | 241 | 22,7 | Duomo, Torre Federiciana, panorama // \\ | |
15,0 | (Calenzano *)+11.6:C.Nuovo.Elsa Y Coiano | 43,7 | 20,58 | (linea gotica, eccidio di S. Miniato) // \\ // \\\ // | |
106,4 | † Pieve a Coiano | 285 | 22,4 | Pieve Coiano (ancora lavori in corso) \\ | |
4,8 | (Agritur.Poggiarella)+1.6:sp.46 | 24,6 | 11,7 | alternat.: VF sterrata x Cominignoli fino a sp.46 // \\ // | |
111,2 | Y dx (viottolo x Le Colline)/Castelfior. | 310 | 21,6 | panorama /// | |
7,5 | +3,dx:sp.26;+0,5,sx;+2:Pillo | 36,5 | 12,34 | salite dure VF sterrata/ghiaiosa/argillosa/erbosa fino Pillo | |
118,7 | † S.Maria a Chianni-Gambassi | 346 | 20,6 | Pieve S.M.Chianni; Ostello Sigerico |
* possibile variante sterrata: a Calenzano III (4 km dopo il duomo di S.Miniato) prendere la stradina
a dx. per Campriano (poi via Poggiarella) e proseguire per quasi 8
km verso Coiano
2° giorno: Gambassi-Ponte d'Arbia |
Tappa più faticosa (nonostante la minore lunghezza), ma anche più interessante della precedente. Soprattutto da Gambassi a Pancole, ho seguito prevalentemente il percorso della VF "pedonale" su strade bianche, tratturi e sentieri anche molto impegnativi (sia per la pendenza sia per la presenza di solchi, buche, pietrisco e argille fangose che costringono a spingere la bicicletta a mano). Tra il santuario di Pancole e S. Gimignano ho compiuto una deviazione per visitare la suggestiva Pieve di S. Maria Assunta a Cellole, raggiungibile sia tagliando su sentiero in salita per Collemucioli sia via asfalto (al bivio tra S. Gimignano e la sp.62 per Montatone prendere a dx, per 900 m.). Superata S. Gimignano (visitabile con qualche difficoltà per il gran numero di turisti), ho deviato per Poggibonsi in cerca di un'officina ciclistica per riparare i raggi di una ruota; quindi, ripresa la Cassia e visitata Abbadia Isola (accogliente l’ostello della Confraternita di S. Giacomo), ho raggiunto Monteriggioni (salendovi dal secondo accesso, quello asfaltato, più a Sud). Attraversata Siena (porta Camollia-S.Domenico-Duomo-Porta Romana), ho percorso la Cassia fino a Ponte a Tressa - dove ho deviato per visitare la Grancia di Cuna (chiusa però per lavori) - e infine ho concluso la tappa al Centro Cresti, l’ostello di Ponte d'Arbia. |
Distanze km | Località | Tempi | Medie | annotazioni | |
tot. | pz | tot/pz. | tot/pz. | ||
118,7 | † S.Maria a Chianni-Gambassi |
346 |
20,6 |
borgo | |
3,3 | (Gambassi)+1,7:))Y Luiano/Certaldo | 13,8 | 14,3 | VF sterr. +1,5:Casanuova: cartello distanze \\ // | |
122,0 | 1¬RioCasciani (dopo Riparotta/Casanuova) | 360 | 20,3 | tratto non risultante sulle cartine | |
4,7 | +1:VF-sterrato-Luiano di S; 2.¬ | 27,4 | 10,3 | VF sterr. /// \\ | |
126,7 | (La Piazzetta) † Pancole | 387 | 19,6 | Santuario-presepio | |
7,7 | +2.3:Y pv.Cellole/S.Gim.+1.2: †Cellole | 29,7 | 15,5 | pieve Cellole | |
134,4 | S. Gimignano (Porta S.Matteo) | 417 | 19,3 | via S.Matteo, v. S.Giovanni | |
13,6 | © +4:Y Poggibonsi/Bibbiano | 40,8 | 20,0 | \\ deviazioni in cerca di ciclista a Poggibonsi | |
148,0 | Poggibonsi @ Y SI/Certaldo | 458 | 19,4 | centro | |
16,0 | +3:,+12,2:Y Badia a Isola | 54,8 | 17,5 | SS.2 | |
164,0 | † Badia a Isola | 513 | 19,2 | † SS.Salvatore e Cirino;Hs Confrat.S.Giacomo | |
4,0 | salita a Monteriggioni-pta Romea (2° bivio) | 13,9 | 17,3 | pc; porta Romea | |
168,0 | Monteriggioni © † S.Maria Assunta | 526 | 19,2 | Piazzetta, percorso lungo le mura, porta S.Giovanni | |
13,5 | SS2+9:@Tognazza;+4:AntePortaCamollia | 44,4 | 18,2 | (altern.: VF x Siena da Uccellatoio o Petriccio) | |
181,5 | Siena-Porta Camollia | 571 | 19,1 | P.ta Camollia | |
3,3 | v.Tozzi,pzS.Dom,v.Terme,Duomo,pzCampo | 28,6 | 6,9 | S.Domenico,S.M.d.Scala,Duomo,Battistero,p.zaCampo | |
184,8 | Siena-PortaRomana | 599 | 18,5 | P.ta Romana | |
23,7 | +12:ptTressaYGrancia+2 | 57,0 | 24,9 | Grancia di Cuna (non visitab. x lavori); carrareccia | |
208,5 | Ponte d'Arbia (Hs Centro Cresti) | 656 | 19,1 | Centro Cresti |
3° giorno: Ponte d'Arbia-Bolsena |
Questa tappa di medio
impegno (nonostante i 1.500 m. di salita complessivi e la lunghezza
superiore ai 100 km) si snoda in uno dei paesaggi più belli della
Via Francigena, in particolare nella Val d'Orcia, e permette di
affrontare in bici buona parte dei tratti percorsi dai pellegrini a
piedi, evitando così la via Cassia. Meritano una deviazione in particolare la via del Brunello per Montalcino (dalla quale si diparte anche un tratto della "Eroica"), il percorso da S. Quirico d'Orcia a Bagno Vignoni e da Gallina al bivio per Radicofani. Paesaggisticamente interessanti risultano sia l'impegnativa salita per Radicofani che la ridiscesa sulla Cassia, entrambe su asfalto; in alternativa a quest'ultima c'è la possibilità di scendere direttamente fino a Ponte a Rigo seguendo il tracciato (ancor più impervio e spettacolare) della VF per camminatori, ma è sconsigliabile per bici a ruote sottili a causa della forte pendenza e del brecciolino: dopo un tentativo di quasi 1 km ho preferito desistere per prudenza. Dopo Ponte a Rigo si discende in maniera lieve ma costante e senza più salite, salvo qualcuna leggera nel tratto finale prima di Acquapendente e poi prima di S. Lorenzo Nuovo. Uscendo da quest'ultimo con una curva panoramica che si affaccia sul lago di Bolsena, inizia una discesa di 5 km fino al livello del ago e infine un tratto pianeggiante di 6-7 km fino a Bolsena. |
Distanze km | Località | Tempi | Medie | annotazioni | |
tot. | pz | tot/pz. | tot/pz. | ||
208,5 | Ponte d'Arbia | 656 | 19,1 | ||
5,9 | (SS2)+4 Buonconvento | 15,4 | 22,9 | Buonconvento (vecchia Cassia) | |
214,4 | Y Montalcino | 672 | 19,2 | ||
11,3 | via d.Brunello (+5.5:Y Eroica)+9,5:Y © | 57,9 | 11,7 | ||
225,7 | Montalcino © | 730 | 18,6 | borgo | |
12,6 | +7.1:SS2 Y S-Quirico/Torrenieri | 35,0 | 21,6 | panorami val d'Orcia | |
238,3 | SS.2 S. Quirico d'O. Y ©/RM |
765 |
18,7 |
† Collegiata, Hs.S.Quirico, S.M.Assunta | |
6,7 | +5:BagnoVignoni.+9:Y Campiglia-dx+sx | 18,6 | 21,6 | vecchia Cassia(km245) | |
245,0 | Bagno Vignoni © | 783 | 18,8 | Bagno V. | |
8,9 | +0,8:SS.2 | 34,1 | 15,6 | ||
253,9 | Y Campiglia (dx+sx) | 817 | 18,6 | ||
6,2 | +3,8: ^; +0,8:SS.2 | 26,7 | 13,9 | VF sterr.alternativa alla SS.2 // \\ | |
260,1 | Y Radicofani | 844 | 18,5 | ||
8,6 | +8,2:Y © | 51,6 | 9,9 | // \ / panorama | |
268,7 | Radicofani † S.Pietro | 896 | 18,0 | rocca, borgo, Hs e chiesa SS. Pietro & Giacomo | |
15,2 | +1,6:Y asfaltato/sterrato +7:SS.2 | 30,1 | 30,3 | \\\ [-4km:VF sterr. ripida panoramica x pte Rigo] | |
283,9 | Ponte a Rigo | 926 | 18,4 | \ | |
13,1 | +10,2:Y (Proceno)dx-sx(v.S.Giglio) | 37,5 | 20,9 | \ // | |
297,0 | Acquapendente | 963 | 18,5 | v.Roma,S.Rocco,S.Sepolcro-cripta | |
8,5 | SS.2 |
26,0 |
19,6 | // | |
305,5 | S. Lorenzo Nuovo )) | 989 | 18,5 | )) con panoramica sul lago | |
11,9 | SS.2 | 28,6 | 24,9 | \\ | |
317,4 | Bolsena (p.za S.Cristina) | 1018 | 18,7 | borgo; Hs Suore SS.Sacramento |
4° giorno: Bolsena-Formello |
La principale variante rispetto al
tracciato classico della Via Francigena è rappresentata dalla scelta
di seguire nel tratto fra Viterbo e Sutri, la via Cimina a est del
lago di Vico, anziché passare da Vetralla. Lasciata Bolsena, si prosegue per 8 km sulla Cassia, per poi effettuare una breve deviazione a dx (subito prima del km 105 della SR2), quando un cartello indica un ponte medioevale su un antico tracciato romano. Circa 500 m. dopo si segue a sx l'indicazione VF per uno sterrato in discrete condizioni che sale (oltre quota 500 m.) fino a una biforcazione (entrambe le direzioni contrassegnate VF); si prende a dx (non a sx come risulterebbe dalla cartina), salendo fino a un punto panoramico e poi scendendo a rincontrare l'asfalto e la Cassia. Poco oltre si trova la chiesa di S. Pancrazio con la segnalazione "-100 km per S.Pietro".Si prosegue in direzione Roma, aggirando il centro di Montefiascone e oltrepassando la chiesa di S. Flaviano. 3,5 km dopo, uscendo da Zepponami, una stradina in salita a dx porta al tracciato originario della Cassia antica, di cui si percorre in discesa e con qualche difficoltà il basolato ben conservato. Si attraversa l'asfalto della strada Martana (o della Commenda) e si riprende su sterrato (via Casetta) per 3 km fino a strada Castiglione, al termine della quale si ritrova l'asfalto, sul retro dell'aeroporto militare di Viterbo. Attraversata la città da Porta Fiorentina a Porta Romana, con le dovute deviazioni per il quartiere medioevale, il duomo e il palazzo dei Papi, si esce sulla Cimina che sale costante fino ai bordi del lago di Vico (m.860), quindi lo costeggia e scende infine fino a Sutri, sfiorando Ronciglione. Accanto a Sutri, subito al di là della Cassia si stende il parco archeologico (tombe etrusche, Mitreo, anfiteatro, scavati nel tufo). Usciti dalla necropoli sulla Cassia si può scegliere se lasciarla dopo poco più di un km (al bivio successivo a quello per Bassano girare a dx) e puntare a Trevignano sul lago di Bracciano e da qui intersecare la Cassia all'altezza di Settevene (percorso di 22 km), oppure rimanere sulla nazionale, più breve, ma meno bella e assai più trafficata e uscirne poco dopo Settevene (percorso di 14 km), per poi raggiungere, in entrambi i casi, prima Campagnano e poi Formello, dove la tappa si conclude nell'ottimo Ostello Maripara (ex-palazzo Chigi) posto nel centro storico. |
Distanze km |
Località |
Tempi |
Medie |
annotazioni |
|
tot. |
pz |
tot./pz. |
tot./pz. |
||
317,4 |
Bolsena (*) |
1018 |
18,7 |
borgo; basilica S.Cristina & catacombe |
|
|
8,5 |
lungolago SS.2 +8: deviazione x ponte romano |
26,1 |
19,5 |
ponte romano |
325,9 |
Y sx sentiero VF |
1044 |
18,7 |
||
|
3,8 |
23,0 |
9,9 |
sterrato |
|
329,7 |
† S. Pancrazio (Montefiasc.Nord) |
1067 |
18,5 |
-100 km a S. Pietro |
|
|
5,3 |
+1,9:Montefiasc.Est † S.Flaviano |
13,7 |
23,3 |
S.Flaviano, [Rocca dei Papi] |
335,0 |
Y dx x Cassia antica |
1081 |
18,6 |
// basolato romano; \\ \ \ |
|
13,2 |
+5,5 attraversam. SP. d.Commenda; v.Casetta |
48,3 |
16,4 |
sterrato; I"l Bagnaccio;" |
|
348,2 |
@ Viterbo |
1129 |
18,5 |
P.ta Fiorentina |
|
|
6,2 |
+2,6 Viterbo P.ta Fiorentina |
32,7 |
11,4 |
Centro,Duomo,palazzo d. Papi; quartiere Medioev. |
354,4 |
Viterbo P.ta Romana |
1162 |
18,3 |
P.taFiorentina-P.taRomana=km 3,6 |
|
|
10,6 |
// +11 Y: ^ poggio Nibbio |
54,7 |
11,6 |
via Cimina; |
365,0 |
^ (m.860) Y Ronciglione/S.Martino |
1217 |
18,0 |
Lago di Vico |
|
|
10,0 |
\\ \\\ |
17,6 |
34,2 |
panoramica |
375,0 |
Ronciglione Y Sutri/© |
1234 |
18,2 |
borgo |
|
|
6,8 |
\\ / \ |
15,5 |
26,3 |
|
381,8 |
Sutri (v.Garibaldi-MonasteroCarmelitane) |
1250 |
18,3 |
Centro;duomo (Pantocrator); Hs Carmelitane |
|
|
15,8 |
+0,5:Zona Archeol.+0,7:SS.2 |
41,2 |
23,0 |
parco archeologico: Mitreo, Anfiteatro, Necropoli |
397,6 |
Settevene Y Campagnano |
1291 |
18,5 |
||
|
15,9 |
+4,4:Campagnano©Y Formello // \ // \ |
47,3 |
20,2 |
|
413,5 |
Formello (p.za S.Lorenzo) |
1338 |
18,5 |
Hs.Maripara;Pal.Chigi,v.XX Settembre, |
* Rispetto al progetto originario, è stata saltata la deviazione per Civita di Bagnoregio
5° giorno: Formello-Roma |
Si tratta di una tappa
breve ma piuttosto lenta e faticosa (per non dire deludente,
indipendentemente dall'aspetto religioso connesso con il soglio di
Pietro) se paragonata alle precedenti e alle aspettative: non sono
le salite o il fondo stradale, bensì il traffico e la confusione
l'elemento caratterizzante - e non evitabile - di questo tratto
finale, soprattutto dopo aver raggiunto la Cassia in zona La Storta. C'è comunque la possibilità di seguire una via alternativa a quella tracciata qui: è un po' più lunga, ma più sicura e paesaggisticamente attraente. Dall'ostello Maripara si scende -direttamente dall'interno del centro storico- verso il Parco di Veio e Isola Farnese, si attraversa la Riserva naturale dell' Insugherata, di recente costituzione, su stradine immerse nel verde (prevalentemente non asfaltate, ma in buone condizioni e senza traffico), per poi raggiungere la Trionfale e da qui il centro di Roma. A Monte Mario vale la pena fare una deviazione a sx su viale del Parco Mellini, per salire fino alla terrazza panoramica (presso il bar dello Zodiaco) da cui godere dello spettacolo grandioso di Roma dall'alto, prima di scendere verso Piazzale Clodio e via della Giuliana fino alle mura Vaticane e a Piazza S. Pietro. Dal Vaticano, infine, è possibile raggiungere in 400 m. il lungotevere e da lì, a una distanza praticamente identica (4 km circa), sia la stazione ferroviaria di Roma Termini che quella di Roma Trastevere. |
Distanze km |
Località |
Tempi |
Medie |
annotazioni |
|
tot. |
pz |
tot./pz. |
tot./pz. |
||
413,5 |
Formello (p.za S.Lorenzo) |
1338 |
18,5 |
|
|
7,8 |
\\ sp.12a |
13,6 |
34,5 |
(alternativa: VF - Parco Agro Veientano) |
|
421,3 |
SR.2-La Storta Y RM/VT |
1352 |
18,7 |
inizio traffico intenso |
|
14,4 |
+3,1:Giustiniana; v.Trionfale/Copertino / |
35,8 |
24,1 |
numerazione via Triumphalis; |
|
435,7 |
Monte Mario Y vle Parco Mellini |
1388 |
18,8 |
"Mons Gaudii"; vista panoramica |
|
4,8 |
+0.6:Osservatorio.;piazz.Clodio,v.Giuliana |
18,3 |
15,8 |
panorama dall'Osservatorio;Mura Leonine |
|
440,5 |
Roma - Piazza S. Pietro |
1406 |
18,8 |
† San Pietro |
|
4,5 |
Castel S.Angelo, lungotevere, v.le Trastevere |
22,0 |
12,3 |
Castel S.Angelo,Trastevere,Hs Confrat.S.Giacomo |
|
445,0 |
Roma - stazione Trastevere |
1428 |
18,7 |
Riepilogo Dati conclusivi
LE TAPPE |
IL VIAGGIO |
LE SPESE |
||||
Località |
km |
ore/minuti |
salite |
mangiare |
dormire |
viaggio |
1 - Livorno |
|
|||||
† S.Maria a Chianni (hs Sigerico) |
118,7 |
5:46 |
690 |
14 |
10 |
-- |
2 - † S.Maria a Chianni |
|
|
|
|
|
|
Ponte d'Arbia (Centro Cresti) |
89,8 |
5:10 |
860 |
27 |
10 |
-- |
3 - Ponte d'Arbia |
|
|
|
|
||
Bolsena (p.za S.Cristina) |
108,9 |
6:02 |
1490 |
22 |
10 |
-- |
4 - Bolsena |
|
|
|
|
|
|
Formello (p.za S.Lorenzo) |
96,1 |
5:20 |
1440 |
27 |
10 |
-- |
5 -Formello |
|
|
|
|
|
|
Roma - stazione Trastevere |
31,5 |
1:30 |
160 |
9 |
-- |
24 |
totali: |
445,0 |
23h:48' |
4640 |
99 |
40 |
24 |
Riferimenti utili e Links in rete
Francigena 2014 1 giorno: venerdì 9 Maggio LIVORNO - LUCCA - GAMBASSI Partenza di buon mattino, in una giornata che si preannuncia luminosa, ma non eccessivamente calda: sarei dovuto partire una decina di giorni fa, stando al programma originario; poi alcuni impegni e una recrudescenza del maltempo, che quest’ anno ha imperversato per tutta la primavera, mi hanno convinto a rimandare. Ed è stato un bene anche perché oltre a lunghi tratti da percorrere sotto una pioggia intensa, mi sono risparmiato il caos del traffico e l’affollamento delle strutture alberghiere nella zona di Roma, dovuti a quell’ evento unico e di grande risonanza mediatica che è stata la cosiddetta “beatificazione dei due Papi”. Anche l’itinerario iniziale subisce qualche modifica: nella marcia di avvicinamento da Livorno a Lucca (punto di ingresso nella Via Francigena): in previsione di partire insieme ai miei amici tedeschi, poco abituati alle strade statali, avevo programmato di partire dal lungomare e di seguire la costa fino a Calambrone; da qui avrei raggiunto Tirrenia e Marina di Pisa su pista ciclabile, per poi raggiungere Pisa su stradine secondarie.
|
Ma la scelta risulta impraticabile, perché il passaggio a livello che avrebbe permesso di raggiungere direttamente Calambrone è stato inspiegabilmente chiuso e quindi Tirrenia e la sua pista ciclabile risultano accessibili solo tramite … la superstrada, ovviamente off-limits per le bici. Illuminata lungimiranza dei nostri amministratori, che si affannano a costruire ciclabili coi fondi europei, ma poi distrattamente, dimenticano di collegarle, pur in un’area appetibilissima per i turisti e oltretutto in tempi di grave crisi economica! Sono costretto perciò a raggiungere Pisa sulla SS.1, la famigerata via Aurelia, stretta quanto trafficata e giustificatamene temuta per la scia di incidenti e di morti che si trascina dietro. Se non altro, però, riesco a risparmiare una decina di km. ....
per
continuare a leggere clicca qui sotto |
oppure clicca qui sotto per il
Video sul mio cicloviaggio
Solo lo sciocco percorre di corsa il viaggio della vita senza fermarsi a contemplare le meraviglie del creato. (Proverbio Tibetano)