Estate 2013 d.C.    

 

Deutschland über alles 

 

 Livorno - Dresda 

 

Dalla  Toscana  a  Dresda,  la  "Firenze  del  Nord",
ovvero dall'Arno all'Elbe (passando dal Po e dal Reno)

 

     Progettazione e realizzazioneAnnotazioni di viaggio: km, tempi e medie

 

 Premessa 

 Tramontato, non senza rimpianti e auto-recriminazioni, il progetto del "viaggio di una vita" fino a Capo Nord, insieme a Paolo Pattoneri, ho cominciato a cercare una meta sicuramente meno ambiziosa, ma che non fosse una destinazione qualunque, un banale riempitivo. Nelle settimane seguenti, ho ricevuto una mail in cui un amico tedesco, Jürgen, mi invitava a partire per un viaggio in bici da casa sua fino a Dresda. Così, mentre da un lato seguivo l'avanzata di Paolo verso il Grande Nord, dall'altro cominciava a prendere corpo l'idea di partire per la Germania: in fondo sarebbe stata anche la rivincita su un altro viaggio mancato, quello del 2007 per Brema. 

La proposta di J. consisteva in un viaggio in 5 tappe (di 130-140 km al giorno) con partenza da  Tübingen, attraversando verso Oriente quasi tutta la Germania fino a Dresda, città vicino al confine con Repubblica Ceca o Polonia e splendidamente rinata dopo le distruzioni della guerra e il periodo difficile vissuto sotto il regime della DDR. L'unica mia perplessità derivava dal fatto che il periodo a cavallo di Luglio e Agosto è notoriamente caldo anche a quelle latitudini, ma non c'erano alternative, dato che quella è l'unica finestra temporale possibile per J. Della partita sarebbero stati anche  Lothar e Jan, due suoi amici della mia stessa età, la cui compagnia avrebbe reso più piacevole il viaggio e consentito una riduzione dei costi.

Ho cominciato a documentarmi e a cercare informazioni sui passi appenninici e alpini da superare e sui possibili B&B, alberghi e ostelli in cui passare la notte. La prima bozza del viaggio prevedeva di percorrere la costiera tirrenica da Castiglioncello fino ad Aulla e poi, scavalcato l'Appennino, scegliere uno dei possibili itinerari per la Germania:  puntare su Milano e provincia, raggiungere Chiasso e il San Gottardo (il passo, ovviamente, non il tunnel) e infine passando da Zurigo raggiungere Jettingen, casa di J. , presso Tübingen; oppure valicare le Alpi progressivamente  più a est, dai passi del San Bernardino, dello Spluga o del Bernina. Dalle informazioni raccolte non è emersa una sostanziale differenza in kilometri o difficoltà tra i vari tracciati. A togliermi dall'indecisione sono intervenute due proposte: Paolo mi invitava a passare da Borgotaro e a fare la prima tappa a casa sua, da dove poi sarei ripartito l'indomani insieme a lui per una cinquantina di km; J. per parte sua proponeva di passare non da Zurigo, ma da Costanza, dove lo avrei incontrato per pedalare insieme gli ultimi 150 km fino a casa sua. L'idea di fare qualche pezzo di strada in compagnia è risultata vincente e mi ha spinto ad accettare entrambe le proposte e a elaborare quindi il tracciato definitivo del percorso Castiglioncello-Jettingen (a J., ovviamente, sarebbe toccato il compito di pianificare la seconda parte del tour, quella in Germania da Jettingen a Dresda). 

 

  La Progettazione: 

Ho suddiviso così l'itinerario in 5 tappe: 1) Castiglioncello - Pontremoli (passo del Brattello) - Borgotaro;  2) Borgotaro - Piacenza - Milano Nord;  3) Milano Nord - Chiasso - Bellinzona;  4) Bellinzona - passo San Bernardino - Chur;  5) Chur - S. Margrethen - Konstanz;  6) Konstanz - Jettingen. Il passo seguente ha riguardato il reperimento delle strutture nelle quali pernottare: la sera della prima e ultima tappa avrei avuto la possibilità di essere ospitato dai due amici, a cui poi si è aggiunta la disponibilità di Lothar a trovarmi un alloggio a Konstanz, dove lui vive. Per le tappe 2, 3 e 4 avrei provveduto io tramite Internet.

La successiva fase dei preparativi ha riguardato la bicicletta: a parte i soliti controlli/sostituzioni di routine - camere d'aria e copertoni, mastice e toppe, cavi e tacchetti dei freni, etc.- le questioni importanti da affrontare erano due: cosa fare per affrontare le salite più impegnative (a cominciare dal valico delle Alpi) e come risolvere il problema del portapacchi e del peso dei  bagagli. Nel primo caso la soluzione più ovvia sarebbe stata quella di sostituire le due moltipliche attuali (un 52 e 39 tutto sommato vecchiotte) con una tripla, il che avrebbe comportato anche altri interventi (a partire dal deragliatore) e si sarebbe rivelato piuttosto dispendioso, oppure scalare diversamente i pignoni, inserendo un 30 al posto dell'attuale 28, ma la forbice tra il più piccolo e il più grande diventava così troppo ampia; o ancora, ed è questa la soluzione che ho adottato alla fine, limitarsi a sostituire  le due corone del movimento centrale con un 50 e un 34 di una compact; è un compromesso soddisfacente: rinunciando a un po' di velocità massima, si riesce ad accorciare ulteriormente lo spazio di pedalata in salita (il nuovo 34/28, che equivale a un 39/32, sviluppa 255 cm contro i 293 precedenti) e oltretutto con un costo accettabile. Più problematica è la seconda questione: il portapacchi posteriore è ancorato al telaio (che è sprovvisto degli appositi occhielli) per mezzo di fascette in gomma e metallo e tende a scivolare e a ondeggiare in corsa. Alla fine, dopo essermi consultato con il mio ciclista, opto per un leggero portapacchi a sbalzo (cioè da attaccare al cannotto della sella) a cui si adattano perfettamente le mie 2 borse di grandezza medio-piccola, sufficienti per portare il bagaglio minimo indispensabile per un viaggio di una decina di giorni d'estate.

A metà giugno la bici è sostanzialmente pronta; non così la preparazione fisica: la pigrizia, suffragata da un tempo straordinariamente piovoso fin quasi all'estate, mi ha impedito di non solo di allenarmi specificamente alle lunghe distanze, ma anche di mantenermi un minimo in forma; ma tutto sommato è la cosa che mi preoccupa di meno: non è una competizione quella a cui mi accingo e, come già in altre occasioni, so che la gamba me la farò man mano.

Intensi scambi di mail e sms con gli amici al di qua e al di là delle Alpi, assillo nei confronti dei familiari tempestati da mille richieste ansiogene, ritocchi conclusivi, preparazione dei bagagli, qualche uscita di prova, controlli frenetici dell'ultim'ora e finalmente, la terza domenica di Luglio, caricamento dei bagagli e partenza!

 

 La Realizzazione: 

Il viaggio può essere legittimamente diviso in due parti distinte: 

1) la prima si svolge da Castiglioncello (LI) a Jettingen, attraversando da Sud a Nord l'Italia, la Svizzera, una sottile striscia di Liechtenstein e di Austria e infine la Germania, per un totale previsto di 890 km circa (nella realtà una quindicina in più) in sei giorni; per maggiori dettagli e per il resoconto del viaggio clicca qui sotto:

esamina nel dettaglio questa parte del viaggio             

2) la seconda parte, dopo un giorno di riposo a Jettingen, si svolge unicamente in Germania con partenza da Tübingen e arrivo a Dresden, seguendo l'asse SudOvest-NordEst (Baden-Wurttemberg-Baviera-Sassonia) per un totale di 590 km (diventati in realtà 625) in cinque giorni; per maggiori dettagli e per il resoconto del viaggio clicca qui sotto:

esamina nel dettaglio questa parte del viaggio             

 

Infine il viaggio di ritorno in Italia prevede la partenza da Leipzig  per Pisa con volo Ryan Air (e naturalmente imbarco della bici impacchettata nella stiva) e arrivo in Italia in meno di due ore.

 

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 Tabelle sintetiche di viaggio 

Legenda:
X=semaforo;  Y= bivio;  ¬ = ponte;  ^ = cima-valico;  @= rotonda; ©= centro; ++=cimitero; (( = curva; //\\\= salita-discesa 
  

        1      Castiglioncello-Brattello-Lodi-Chiasso-S.Bernardino-Konstanz-Jettingen    21/26-Luglio-2013

 Distanze (Km)   Pernott. Tempo (min) Medie (km/h) Ore di viaggio
Totale Parz.       Località       (altitudine)    Tot Parz.  Tot ore  min'
0,0   Castiglioncello  (m.3) 0      0   0,0 0 0
  181

^ Passo Brattello  (m.950)

    23      
181,0   Borgotaro  casa Paolo (m.420) 1  475   22,85 7 55
  187,5

Piacenza (staz.)

    24      
368,5   Busnago (m.210) 2  938   23,6 15 38
  59,3

CO Y Cernobbio

    22      
427,8   Confine Chiasso  (m.230)   1098   23,4 18 18
  96,2

Lugano lungolago (m.273)

    18      
524,0   Pian San Giacomo  (m.1170) 3 1421   22,1 23 40
  89,8

^  passo S.Bernardino (m.2066)

    20      
613,8   Coira (m.600) 4 1698   21,7 28 18
  156,2

RheinRadweg CH-FL-A-CH

    25      
770,0   Konstanz (m.400) 5 2081   22,2 34 41
  134

Fridingen (677)

    21      
904,0   Jettingen (m.595) 6 2467   22,0 41 7

 

 

          2     Tübingen-Dresden                                                                  28-Luglio/1-Agosto-2013            

 Distanze (Km)   Pernott. Tempo parziale Media parziale Tempo tot. di viaggio
Totale Parz.       Località        min (km/h) ore  min'
120 120 Tübingen – Neuler 1 327 22,0 5 27
262 142 Neuler - Bubenreuth 2 385 22,1 6 25
386 124 Bubenreuth - Hof 3 368 20,2 6 8
514 128 Hof - Geithain 4 367 20,9 6 7
632 118 Geithain - Dresden 5 327 21,7 5 27
totali : 632     1774 21,4 29 34

 

dati complessivi

   Località     

Pernott. Distanze  (Km) Media (km/h) Tempo (min) ore di viaggio
            ore  min'
Castiglioncello-Jettingen 6   904 22 2467 41 7
Tübingen – Dresden 5   632 21 1774 29 34

     totali :

11

1536

21,5

4214

70 41

 

 

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