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Cicloviaggio Livorno - La Verna - Assisi
sulle orme di frate Francesco
Ormai
sembra diventato quasi un appuntamento fisso, quello con i cammini storici
d'ispirazione (almeno originariamente) religiosa: dopo quello di Santiago
del 2011 e la
Via Francigena dell'anno scorso,
è ora la volta del Cammino di san Francesco. Si tratta di un itinerario rinato
abbastanza recentemente, sull'onda del successo dei già citati cammini storici
che attraversano soprattutto Spagna, Francia e Italia,
ma anche su impulso di
associazioni religiose e di privati (un po' meno, in questo caso, delle
amministrazioni locali), che hanno inteso promuovere la riscoperta di luoghi e
percorsi legati alla figura di un personaggio affascinante come
Francesco d'Assisi.
Di tutti i santi che popolano il Pantheon cristiano Francesco è sicuramente
tra quelli più amati dai cattolici (e ancora di più primeggia agli occhi di atei
e credenti di altre religioni); la sua figura di ribelle senza essere nichilista
o violento
era e rimane tuttora "rivoluzionaria" (come lo definì Le Goff); in rotta con la mentalità e i valori
del suo tempo e dell'agiata classe sociale a cui apparteneva; disgustato dall'avidità
dei ricchi e dal cinismo dei potenti, infatti,
si schierò dalla parte degli umili e dei poveri, non a parole, ma facendosi
povero egli stesso; fu ecologista ed animalista ante litteram, sostenendo
una concezione meno antropocentrica del ruolo dell'uomo nei confronti della
natura; combatté l'odio, l'intolleranza e la guerra, contrapponendo loro
l'amore, il dialogo e la fratellanza e giungendo persino a voler incontrare il
Sultano in un'epoca in cui l'unico confronto possibile con l'Islam sembrava
quello armato; del resto non è un caso che la Marcia della Pace che ogni anno
si tiene proprio tra Perugia e Assisi veda la partecipazione fianco a fianco,
indistintamente, di persone di ogni fede religiosa o meno. Anche per questo, e
ben prima che sul soglio di Pietro salisse il primo Papa Francesco della storia,
la figura del "poverello" di Assisi risulta oggi tanto attuale e seducente sia
per chi lo vede come
santo che come
uomo.
Come per la Francigena,
anche per la Via di Francesco non mancano le varianti, anzi molti sostengono
che la definizione più esatta sarebbe "Cammino di Assisi", perché non
dovrebbe limitarsi ai soli luoghi toccati da Francesco da La Verna ad Assisi
nel corso del suo pellegrinaggio a Roma, ma comprendere ulteriori tracciati
legati anche ad un altro importante santo itinerante, Antonio da Padova, includendo
così anche il tratto che da Padova raggiunge Dovadola, presso Forlì, e da qui La
Verna passando per Camaldoli. Io, comunque, nel programmare il viaggio, mi sono
attenuto, anche per ovvii limiti di tempo, al cosiddetto Cammino di S. Francesco
del Nord, che da La Verna si
conclude ad Assisi e che viene descritto in maniera particolareggiata nella Guida "Di qui
passò Francesco" (ed. Terre di Mezzo) di Angela Seracchioli, che -pellegrina lei
stessa- ha ricostruito il percorso, verificandolo e tenendolo aggiornato
costantemente anche per quanto riguarda la segnaletica e l'elenco delle strutture
d'accoglienza. La Guida, giunta ora alla VI ediz., contiene inoltre un'adeguata appendice con varianti o
suggerimenti anche per il "bicigrino" ed è supportata anche in rete
dall'omonimo sito. In rete sono pure disponibili numerose tracce GPS dei vari tratti del Cammino.
Utilizzando, oltre a Google, soprattutto
Komoot, l'utile app del mio smartphone che
funge da navigatore, avevo individuato abbastanza accuratamente l'itinerario e le tappe
con i relativi pernottamenti; quindi non ho dovuto far altro che caricare su Komoot il tracciato del percorso con le
relative mappe, che mi avrebbero permesso di seguire (anche off-line)
l'itinerario senza pericolo
di perdere la strada. In teoria, almeno.
Infine all'associazione
Di qui passò Francesco, tramite Angela Seracchioli, ho richiesto la
Credenziale (che mi è arrivata a casa per posta in pochi giorni) da utilizzare
in ostelli o altre strutture di accoglienza pellegrina. Si può pensare che la
predilezione di molti pellegrini per questo tipo di sistemazioni sia da
ricercarsi nella loro economicità (non più di una decina di euro contro cifre
cinque-dieci volte maggiori di un hotel); ma non si tratta di questo. Per quanto
mi riguarda, al termine di una giornata di intense pedalate tutto ciò che mi
serve sono una doccia e un letto comodo in cui riposare; se poi è disponibile
anche la colazione l'indomani mattina o addirittura il wi-fi, ho raggiunto il
massimo delle mie aspirazioni. Non saprei che farmene dei lussi e delle
facilities di un albergo a cinque stelle. Il B&B,
invece, è per me la sistemazione ideale,
anche perché -cosa impossibile in un Hotel - permette solitamente di stabilire
con il gestore
un contatto umano diretto e informale, cogliendo caratteristiche
più autentiche e informazioni meno convenzionali sul luogo e i suoi abitanti. In
fondo, come dice il mio amico cicloviaggiatore Paolo Pattoneri, ciò che si
cerca in questo genere di viaggi è l'umanità, il confronto con
l'altro.
Il Cammino di Francesco si svolge in un ambiente meno antropizzato, a volte più
aspro di quello di Santiago o della Francigena e, probabilmente, essendo un
percorso di
nascita recente, non ha una segnaletica sempre univoca o
completa e non si è ancora strutturato in maniera
minuziosa come i suoi "fratelli maggiori"; d'altra parte, la sua
natura spartana e il fatto di essere ancora ai margini del turismo di massa, che
ormai lambisce e rischia di snaturare -ad esempio- il Camino Francès, non
è detto che siano un male; del resto, da quel poco che ho
visto o sentito, il viaggiatore non corre il rischio di sentirsi abbandonato a se
stesso, anzi il carattere austero e talvolta quasi emergenziale di certe
sistemazioni (l'offerta di un letto improvvisato magari in una palestra o in una canonica, ad es.) rendono più
autentica l'esperienza, anche perché - come mi ha detto dalle parti di Pieve de'
Saddi un viandante madrileno
- "... se pretendi di viaggiare con tutte le comodità, va' a fare il turista,
mica il viaggiatore o il pellegrino! ".
Se è vero che "viaggiare" non può ridursi allo spostarsi nello spazio
per raggiungere la meta il prima possibile, l'ideale per questo Cammino, come per quello di Santiago o della Francigena,
sarebbe percorrerlo a piedi, per assaporare il gusto del viaggio lento, il solo
che permette di scoprire tutto ciò che la velocità ci toglie in cambio di un po'
di tempo, salvo poi sprecarlo perché non sappiamo come utilizzarlo. La
manciata di ore necessaria per coprire in autostrada la distanza tra Livorno e
Assisi diventa un’ imprevedibile quantità di giorni procedendo a piedi su
stradine secondarie o sentieri collinari; e non è una dilatazione puramente
aritmetica, né si tratta solo del tempo richiesto dal puro spostamento, ma anche
da quello necessario per guardare, capire e sentirsi materialmente piccoli
rispetto alle distanze e ai paesaggi, ma anche incomparabilmente grandi se
capaci di integrarsi in quell’ “universo”. Mancandomi il tempo, e probabilmente
anche le capacità, per affrontare a piedi un percorso di questa portata, ho
deciso di ricorrere pure stavolta alla bicicletta, che ha il vantaggio di poter
seguire, almeno in linea di massima, lo stesso percorso del viandante,
dimezzandone i tempi di marcia (soprattutto nei tratti di trasferimento o in
quelli meno significativi), rimanendo però abbastanza slow da non
togliere quasi nulla alla conoscenza dei luoghi, alla ricerca delle diversità,
ai contatti umani, all'osservazione delle piccole cose, al dialogo con se
stesso, insomma a tutto ciò di cui dovrebbe essere fatto un viaggio. Come sempre il mio cicloviaggio è iniziato dalla porta di casa, per intercettare
poi il Cammino presso La Verna. Partendo da Livorno, per raggiungere Bibbiena e
salire al Santuario, dovevo scegliere tra tre ipotesi : 1) una via
prevalentemente pianeggiante e diritta, ma trafficata e monotona, seguendo la SS.67
Tosco-Romagnola da Pontedera a Firenze e Pontassieve per poi valicare la
Consuma, sulla SR70, e scendere verso Bibbiena; 2) una via più collinare e tortuosa, ma
anche più interessante e solitaria, tagliando per Gambassi, Certaldo,
Tavarnelle, Greve in Chianti, Terranova Bracciolini, Rassina; 3) un impegnativo
mix delle due precedenti: da Greve prendere per Figline e Reggello, qui
salire fino all'Abbazia di Vallombrosa (una dei tre grandi santuari delle
Foreste Casentinesi, insieme a Camaldoli e La Verna) e, con una serie di
saliscendi guadagnare il Passo della Consuma e la SR70 per Poppi-Bibbiena.
Scartata quest'ultima ipotesi, per quanto la più suggestiva, perché avrebbe
richiesto un giorno in più per raggiungere La Verna, inutile dire che
la scelta è caduta sulla seconda opzione, sottovalutando imprudentemente
la fatica di tagliare trasversalmente tante vallate nelle ore più calde, come
poi ho avuto modo di verificare. Per continuare poi dalla Verna ad Assisi,
avrei dovuto semplicemente seguire un percorso quasi obbligato, toccando la
maggior parte delle località di interesse francescano indicate dalla Guida.
La durata prevista era - ed è stata effettivamente - di cinque giorni
(di cui i primi due per arrivare a La Verna),all'inizio
di giugno, per un totale di poco più di 400 km. La scelta del periodo è stata
forzata da una serie di imprevisti, attese, rinvii di vario genere e non è
stata del tutto fortunata, perché è coincisa con un'improvvisa ondata di caldo afoso
(l'anticiclone "Scipione") ben superiore alle medie stagionali.
Le prime due tappe, oltre che dure per i continui saliscendi e il sole implacabile,
sono state piuttosto lunghe (oltre 100 km al giorno) allo scopo di poter raggiungere quanto prima
l'inizio del Cammino, mentre dopo La Verna avevo previsto tratti di una cinquantina di
km soltanto, per avere tutto il tempo di godermi i paesaggi ancora intatti e i
centri storici minori di cui è ricca questa parte d'Italia.
Già nel corso della Via Francigena, con la mia bici da corsa, mi ero cimentato con
alcuni tratti non asfaltati; stavolta, e nonostante il mio meccanico-ciclista
me lo sconsigliasse, ho voluto seguire ancor più da vicino il percorso per camminanti
indicato dalla Guida, che includeva tratti abbordabili unicamente da mtb o
addirittura dal "cavallo di s. Francesco". La stessa Angela Seracchioli,
interpellata telefonicamente, mi aveva confermato che alcuni punti sono
veramente duri per chi va in bici, ma la tentazione dell'off-road era troppo
forte per rinunciare, ben sapendo cosa si perde chi sceglie le strade statali o
regionali rispetto a chi si muove per stradine secondarie, sterrati o sentieri
lontano dalla "civiltà". In realtà, poi il percorso effettivamente seguito si è
posto spesso ai due estremi di quello da me programmato: per sviste mie o errori
del GPS, mi è capitato talvolta di "saltare" alcune indicazioni verso località
importanti (ad es. Viamaggio o Montecasale), proseguendo così su strade trafficate e poco
significative; altre volte invece, non contento di aver fedelmente seguito la comoda carrareccia
indicata, ho preferito lasciarla per inerpicarmi o sprofondarmi su improbabili sentieri
trascinandomi dietro la bici tra sassi e rovi o sperdendomi là dove il GPS non rilevava la
presenza di strade. Ma anche questa è stata un'esperienza utile, dato che sono
riuscito sempre a venirne fuori, pur se a costo di graffi, sudate e ritardi, e
la bicicletta è sopravissuta anch'essa. Del resto perdersi per poi potersi
ritrovare è l'essenza di un vero viaggio, no?
Anche quest'anno, sempre sulla falsariga di quanto avevo fatto per la Francigena, ho cercato
di viaggiare il più leggero possibile, limitando i bagagli a quanto poteva essere
contenuto a) in uno zainetto (un Forclaz Air 22 Litri, di Decathlon), b) nel borsotto
anteriore della bici, c) nel marsupio: rispettivamente a) un solo ricambio di biancheria,
un pantalone e una polo, una leggerissima mantellina e un paio di ghette in funzione
antipioggia, un saccoletto, l'indispensabile per l'igiene personale con un
asciugamano in microfibra e infine il carica-batterie per lo smartphone; b) la
Guida, con Credenziale, tabelle e cartine, e snacks o viveri del giorno; c)
smartphone, portafoglio con documenti, mini-pronto soccorso e minutaglie varie.
Un'attrezzatura ciclistica essenziale contenuta in un borsetto sottosella
concludeva l'equipaggiamento.
Quanto alla bici, non disponendo di una mtb, che sarebbe stata senz'altro
più adatta al mio viaggio, ho utilizzato la mia ormai vecchia bdc Tommasini (10 kg
circa di acciaio malconcio e un cambio Campagnolo, accrocco di varie versioni e
ridotto a soli 7 rapporti), rispolverando le solite imbottiture supplementari per
manubrio e sellino e i copertoncini scolpiti da 25 mm, anziché lisci da 23, che dànno
la sensazione (più che altro illusoria) di reggere meglio lo sterrato. La novità
quest'anno è stata rappresentata essenzialmente dalla rinuncia agli attacchi per scarpe
da mtb, sostituiti con delle gabbiette fermapiedi: questo mi avrebbe permesso di
camminare più agevolmente, quando il terreno non mi avesse consentito di pedalare e al
tempo stesso avrebbe alleggerito i miei bagagli, limitando le scarpe a un solo paio di
sneakers. Nonostante le mie buone intenzioni, però, alla partenza il
carico complessivo, esclusa la mia leggiadra persona, è risultato di poco inferiore ai 21 kg
che nelle salite più dure si sono fatti sentire, eccome.! E così, sabato 6 giugno, a otto secoli circa di distanza dal pellegrinaggio
(quello sì, serio) di Francesco verso Santiago de Compostela (o verso Ascoli
Piceno, secondo altri), dopo un ultimo utile controllo alla bici ed uno inutile
al meteo (caldo torrido, ma inevitabile, in arrivo), sono partito, come si conviene
a un vero pellegrino, solitario e carico di entusiasmo
(oltre che di una doppia provvista di acqua.)
Anche campeggiare
con la tenda è economico, ma non altrettanto comodo, per non parlare dell' ingombro
e dei pesi supplementari da portarsi dietro per tutto il viaggio. Ma da Santiago in poi ho scoperto gli ostelli, tanto meglio se collegati a una
via di pellegrinaggio; qui lo scambiare la narrazione delle proprie
sensazioni, idee, esperienze, magari in una lingua incerta e con dei
perfetti (almeno in apparenza) sconosciuti come l'ospitalero o gli
altri viandanti, in un clima quasi di iniziatica complicità, è uno dei
momenti più gratificanti di un viaggio del genere; e, in questo contesto, la
Credenziale non è solo una sorta di passi che ti dà il diritto di usufruire
della "accoglienza" riservata ai pellegrini negli appositi ostelli, ma anche un
muto compagno di viaggio, testimone di fatiche, attese, emozioni,
contemplazioni, epifanie, entusiasmi e scoramenti.
parte prima: le tappe di trasferimento
parte seconda: il Cammino vero e
proprio
Il percorso pianificato *
tappe giornaliere | dist. | tempo | media | altimetria | ||
giorno |
km | h | km/h | salita | discesa | |
1 | Livorno-Greve | 111,0 | 5.56 | 18,7 | 1510 | 1290 |
2 | Greve-La Verna | 96,2 | 5.33 | 17,3 | 2060 | 1170 |
3 | La Verna-Le Burgne | 65,0 | 4.48 | 13,5 | 860 | 1470 |
4 | Le Burgne-Gubbio | 66,6 | 4.42 | 14,2 | 1180 | 1160 |
5 | Gubbio-Assisi | 49,2 | 4.09 | 14,8 | 1160 | 1240 |
totale: |
388 |
25.08 |
15,4 | 7120 | 6710 |
e quello effettivamente realizzato *
tappe giornaliere | dist. | tempo | media | altimetria | natura del terreno | ||||
giorno |
km | h | km/h | salita | discesa | %asf | %pav | %unpav | |
1 | Livorno-Greve | 114,0 | 6.03 | 18,8 | 1730 | 1560 | 80 | 15 | 5 |
2 | Greve-La Verna | 96,9 | 5.41 | 17,1 | 2030 | 1150 | 86 | 12 | 2 |
3 | La Verna-Le Burgne | 73,4 | 3.24 | 21,6 | 790 | 1420 | 80 | 16 | 4 |
4 | Le Burgne-Gubbio | 74,0 | 3.46 | 19,6 | 1720 | 1690 | 70 | 20 | 10 |
5 | Gubbio-Assisi | 58,6 | 4.13 | 13,9 | 1310 | 1380 | 47 | 28 | 25 |
6 | Assisi-S.Maria degli Angeli | 10,1 | 0.30 | 20.2 | 40 | 130 | 95 | 4 | 1 |
totale: |
427 |
23.37 |
18,1 | 7620 | 7330 |
* I dati delle due tabelle (distanze, altimetria, natura del suolo etc.) sono quelli desunti da Komoot
Le 5 tappe: cartine e dettagli
Livorno-La Verna
NB: le cartine talvolta si differenziano in qualche particolare dalle tabelle, perché le prime si riferiscono al percorso progettato, le seconde a quello realizzato
6 Giugno |
Livorno-Gambassi-Tavarnelle-Greve | |||||||||
Distanze (Km) | Altimetria | Tempi (min.) | Medie (Km/h) | Ore viaggio |
annotazioni |
|||||
Tot. | Parz. | Località | Parz. | Tot. | Parz. | Tot. | ore | min. | ||
0,0 | Livorno | 10 | 0,0 | 0 | 0 | |||||
17,7 | Guasticce | 0,0 | 40 | 26,6 | ||||||
17,7 | Vicarello | 8 | 40 | 26,6 | 0 | 40 | ||||
14,8 | Valtriano | 0,1 | 37 | 24,0 | ||||||
32,5 | Ponsacco Y Capannoli/©/FI-PI-LI | 24 | 77 | 25,3 | 1 | 17 | ||||
7,0 | variante | 0,2 | 18 | 23,3 | ||||||
39,5 | Capannoli Y Castelfalfi | 39 | 95 | 24,9 | 1 | 35 | volendo,si può salire sulla collina di | |||
18,5 | sp.26+sp.11 d.Colline /__// | 1,2 | 56 | 19,6 | Montefoscoli e poi scendere sulla sp.11 | |||||
58,0 | Castelfalfi Y Gambassi/© | 260 | 151 | 23,0 | 2 | 31 | ||||
4,9 | * sp.11 d.Colline +8 Y Montaione | 3,2 | 17 | 17,8 | ||||||
62,9 | San Vivaldo | 418 | 168 | 22,5 | 2 | 48 | ||||
8,0 | -1,5 | 22 | 21,8 | |||||||
70,9 | Gambassi (Villa Maria) @ dx | 299 | 190 | 22,4 | 3 | 10 | Gambassi: @ a sx x aggirare il centro | |||
8,7 | +1: Y Certaldo | -2,6 | 19 | 27,5 | † s.Pietro a Cerreto e s.Maria a Elmi | |||||
79,6 | Certaldo (¬ Elsa) | 70 | 209 | 22,9 | 3 | 29 | a dx prima del ponte verso il cimitero | |||
11,4 | * +4.1 dx v.Tavolese; // +6:^ /// | 2,7 | 59 | 11,6 | Raggiungere Marcialla passando da | |||||
91,0 | Marcialla | 374 | 268 | 20,4 | 4 | 28 | Fiano è un po' + lunga ma meno ripida | |||
3,5 | 0,2 | 11 | 19,1 | |||||||
94,5 | Tavarnelle (Ostello del Chianti) | 381 | 279 | 20,3 | 4 | 39 | ||||
7,5 | @ dx x Sambuca; +4: Morrocco | -2,6 | 15 | 30,0 | Morrocco: † S.Maria d.Carmine | |||||
102,0 | Sambuca ¬Pesa | 185 | 294 | 20,8 | 4 | 54 | ||||
8,0 | +4: † Passignano; sterrato /// | 4,1 | 56 | 8,6 | † Badia di Passignano | |||||
110,0 | ^ (Y Greve/Ponzano) | 512 | 350 | 18,9 | 5 | 50 | ||||
4,2 | \\\'+2 // Montefioralle \\\ | -6,6 | 10 | 25,2 | ||||||
114,2 | Greve † | 233 | 360 | 19,0 | 6 | 0 |
Legenda: |
es. di lettura della tabella:
+4:
†
Passignano ;+1: sterrato /// = proseguire per 4 km fino alla Badia di Passignano;dopo 1 km inizia un tratto sterrato, poi una forte salita |
* percorsi in città o per deviazioni ed errori rispetto al tracciato previsto |
2° giorno: Greve-La Verna Questa tappa è caratterizzata da tre salite principali, da affrontare dosando le forze: la prima sale nel verde, ma in maniera regolare, fino al passo del Sugame. Dopo il passo e una lunga veloce discesa verso il Valdarno, all'altezza di Ponte agli Stolli, anziché proseguire a diritto per Figline conviene svoltare a destra per Gaville e Pieve, su una strada secondaria più interessante e solitaria che porta direttamente a S. Giovanni Valdarno. Una seconda serie di salite con qualche strappo duro comincia da Terranova Bracciolini fino al passo della Crocina. Si ridiscende fino a Rassina e poco dopo, a Bibbiena inizia la lunga salita verso al Verna. All'ultimo momento, vista anche l'assenza di traffico, ho optato per la strada asfaltata. Infine, raggiunta La Beccia, un sentiero lastricato e in forte pendenza di quasi 1 km si inerpica fino all' ingresso originario del Santuario, costringendo a una faticosa salita a piedi con la bici in spalla. |
7 Giugno |
||||||||||
Distanze (Km) | Altimetria | Tempi (min.) | Medie (Km/h) | Ore viaggio |
annotazioni |
|||||
Tot. | Parz. | Località | Parz. | Tot. | Parz. | Tot. | ore | min. | ||
114,2 | Greve © | 233 | 360 | 19,0 | 6 | 0 | ||||
6,5 | sp.16 // |
4,7 |
33 | 12,0 | salita pedalabile, nel verde | |||||
120,7 | )( Sugame Y sx sentiero | 538 | 393 | 18,5 | 6 | 33 | discesa lunga e veloce | |||
11,5 | ¬agli Stolli Y Figline/Gaville |
-3,5 |
22 | 31,4 | Alternativa: a Ponte a.Stolli girare a dx | |||||
132,2 | Figline | 140 | 415 | 19,1 | 6 | 55 | x Pieve-Gaville,saltando Figline e su una | |||
9,5 | * |
-0,1 |
23 | 25,3 | bella stradina raggiungere direttamente | |||||
141,7 | S. Giovanni (¬ Arno) | 132 | 437 | 19,5 | 7 | 17 | S.Giovanni V. | |||
6,1 | +.8 Y Terranova B. (v.F.lli Cervi) * |
0,4 |
16 | 22,9 | ||||||
147,8 | (Terranova Br.) @ S.Giustino/© | 158 | 453 | 19,6 | 7 | 33 | si può aggirare a dx Terran. | |||
13,2 | * |
1,1 |
39 | 20,3 | ||||||
161,0 | S. Giustino Valdarno © ¬ | 305 | 492 | 19,6 | 8 | 12 | rifornirsi d'acqua prima della salita (o 5 km | |||
7,6 | sp.1; +2 Y Talla |
5,3 |
49 | 9,3 | dopo S.Giustino presso Agriturismo) | |||||
168,6 | ^ della Crocina (Poggio Ripi) | 706 | 541 | 18,7 | 9 | 1 | Ristorante | |||
8,4 | sp.59 |
-4,2 |
15 | 33,6 | discesa lunga e veloce | |||||
177,0 | Talla | 352 | 556 | 19,1 | 9 | 16 | ||||
9,2 | +3.3: Salutio |
-0,5 |
22 | 25,1 | ||||||
186,2 | ¬ Rassina Y Bibbiena/AR | 302 | 578 | 19,3 | 9 | 38 | pianura | |||
3,9 | sp 71 |
1,0 |
13 | 18,7 | rifornirsi d'acqua prima della salita | |||||
190,1 | Bibbiena Y dx (viaPollino)/Firenze | 342 | 591 | 19,3 | 9 | 51 | rampe dure in via Pollino | |||
8,5 | /// +.7 Y LaVerna/S.Maria d.S. \_ // |
3,0 |
32 | 16,2 | Altern.: passare da S.Maria d.Sasso (con | |||||
198,6 | Caselle-sp.208 | 596 | 622 | 19,2 | 10 | 22 | discesa e salite + ripide;qualche sterrato) | |||
12,2 | sp208 \ /// |
3,4 |
72 | 10,2 | ||||||
210,8 | La Beccia Y La Verna | 1013 | 694 | 18,2 | 11 | 34 | ||||
0,9 | sentiero pedonale //// |
13,2 |
16 | 3,4 | ripido lastricato (non pedalabile in bdc) fino | |||||
211,7 | La Verna ingresso Santuario | 1132 | 710 | 17,9 | 11 | 50 | all'antico ingresso. Chiude alle 18.30 ! |
La Verna - Assisi
3° giorno: La Verna-Le Burgne Lasciando il Santuario della Verna, anziché scendere in direzione di Chiusi su asfalto, se si dispone di mtb adatta e il terreno non risulta pericoloso per fango o sassi, si può optare per il sentiero che taglia tra faggi e abeti fino a intercettare la provinciale 208.A Pieve S.Stefano, appena attraversato il paese, il Cammino prevede la salita verso il passo di Viamaggio, magari con una piccola deviazione su sterrato per vedere almeno dall'esterno l'eremo di Cerbaiolo (attualmente chiuso). Dopo il valico si può proseguire all'interno, senza costeggiare il lago di Montedoglio, fino a Sansepolcro, eventualmente toccando l'eremo di Montecasale. Da Citerna si può scendere a Monterchi (al museo -purché aperto- si trova la Madonna del Parto di Piero della Francesca). Per raggiungere l'agriturismo "Le Burgne" da Citerna, arrivati in loc. Le Pietre attraversare la sp.221 e risalire su sentiero (indicazione per Patrignone) direttamente fino al casale. |
8 Giugno |
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Distanze (Km) | Altimetria | Tempi (min.) | Medie (Km/h) | Ore viaggio |
annotazioni |
|||||
Tot. | Parz. | Località | Parz. | Tot. | Parz. | Tot. | ore | min. | ||
0,0 | La Verna inizio discesa | 1115 | 0,0 | 0 | 0 | a 500 m dal Santuario inizia la discesa su asfalto; su mtb | ||||
2,7 | p.208 | -5,7 | 5 | 30,0 | si può in alternat. proseguire per 3.5 km su sentiero fino a reimmettersi su sp.208 (loc. Cerretino) poco oltre )( Spino * | |||||
2,7 | Y Pieve S.S./Chiusi d. Verna | 960 | 5 | 30,0 | 0 | 5 | ||||
3,0 | sp.208 | 2,8 | 12 | 15,0 | ||||||
5,7 | )( Valico dello Spino | 1043 | 17 | 19,7 | 0 | 17 | ||||
12,7 | +9,5 Y Pieve S.Stef./Caprese | -4,8 | 22 | 35,0 | ||||||
18,4 | Pieve S. Stefano (ingresso) | 434 | 39 | 28,2 | 0 | 39 | ||||
1,1 | * centro | -0,3 | 7 | 10,0 | ||||||
19,5 | Pieve S. Stefano (uscita ¬Tevere) | 431 | 45 | 25,6 | 0 | 46 | *possibile alternativa da qui per Cerbaiolo e Viamaggio | |||
16,9 | sp.77 +9.3: Y dx Poggiolo | -0,6 | 44 | 23,0 | ||||||
36,4 | Sansep.Nord @ v.Visconti/Pertini | 333 | 89 | 24,3 | 1 | 30 | ||||
4,7 | +1: lungomura @ dx ©/Marconi | -0,2 | 28 | 10,0 | ||||||
41,1 | Sansepolcro † Duomo * | 323 | 118 | 20,9 | 1 | 58 | Volto Santo, Perugino (Ascensione) e Della Robbia | |||
10,3 | v.Aretina+de'mulini+7: Y Gricignano | -0,1 | 28 | 22,0 | ||||||
51,4 | Fighille | 311 | 146 | 21,1 | 2 | 26 | ||||
0,9 | v.del cimitero // * | 7,9 | 6 | 9,0 | salita breve, ma ripida | |||||
52,3 | Petriolo † S.Maria | 382 | 152 | 20,6 | 2 | 32 | ||||
5,0 | +3.8 † Monastero Benedettine | 1,7 | 25 | 12,0 | † monastero ss.Crocifisso e s.Maria | |||||
57,3 | Citerna © (*+0,7) | 469 | 177 | 19,4 | 2 | 57 | possibilità di scendere a Monterchi (Madonna del Parto di Piero d.Francesca) | |||
7,2 | +4:Abbadia sp.221 | -2,5 | 19 | 23,0 | ||||||
64,5 | Y dx Celle/Città di Castello | 291 | 196 | 19,8 | 3 | 16 | ||||
4,4 | sp.102 +1.5 dx Y Celle * | 5,0 | 19 | 14,0 | serie di giri a vuoto per cercare il B&B | |||||
68,9 | Le Burgne B&B | 510 | 214 | 19,2 | 3 | 35 | Agriturismo "Le Burgne" |
4° giorno: Le Burgne-Gubbio Attraversato il Centro di Città di Castello in direzione Sudest (chiedere eventualmente della località Baucca), si prende a sinistra, costeggiando il torrente Soara; in località Il Sasso, presso il bar, ci si rifornisce del necessario soprattutto di acqua:fino a Pietralunga non si troverà altro se non una fonte. Pochi km dopo si svolta destra per Pieve de' Saddi su una strada stretta ma asfaltata; la salita è subito dura, poi addolcisce un po'. Dopo la fonte si scende vicino a Pieve de'Saddi (a solo 100 m. dalla strada e provvista di una fontana, ma in genere chiusa se non si è preso contatto in anticipo). Si continua perdendo quota su una stradina ancor più stretta e dal fondo spesso malridotto o sterrato, ma immersa nel verde, fino al fondo valle, quindi inizia la risalita, fino a raggiungere Pietralunga, nuovamente su asfalto.Poco dopo Pietralunga c'è la possibilità di raggiungere Gubbio, toccando Mocaiana, sul percorso per camminanti che passa da S. Benedetto che prevede l'asfalto della sp. 205, ma anche un pezzo di sterrato, oppure sulla sp. 204; a causa della pioggia io ho scelto quest'ultima che sale ancora per qualche km fino all'altezza del monte di Caipicchi, poi scende decisamente verso la pianura. Arrivato sulla ss.219 ho continuato fino al bivio per Mocaiana, commettendo l'errore di imboccare la nuova variante (quasi una superstrada) scorrevole, ma più lunga e monotona, per poi doverne uscire allo svincolo successivo. |
9 |
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Distanze (Km) | Altimetria | Tempi (min.) | Medie (Km/h) | Ore viaggio |
annotazioni |
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Tot. | Parz. | Località | Parz. | Tot. | Parz. | Tot. | ore | min. | ||
68,9 | Le Burgne B&B | 510 | 214,8 | 19,2 | 3 | 35 | ||||
7,4 | +3:Lerchi | -3,1 | 22 | 20,0 | ||||||
76,3 | Città di Castello * | 285 | 236,8 | 19,3 | 3 | 57 | monastero delle Clarisse | |||
9,0 |
Baucca |
3,9 | 32 | 17,0 | acqua al Bar Sasso; Cascatelle del Soara | |||||
85,3 | Y Pieve d.Saddi/Pietralunga | 632 | 268,6 | 19,0 | 4 | 29 | inizio salita | |||
2,8 | /// // | 0,0 | 10 | 17,0 | ||||||
88,1 | )( Monte S.Stefano | 632 | 278,5 | 19,0 | 4 | 38 | ||||
9,6 | \\ // | -0,8 | 23 | 25,0 | fondo stradale sterrato o malridotto | |||||
97,7 | Pieve dei Saddi | 557 | 301,5 | 19,4 | 5 | 2 | ||||
11,0 | sp.106 \\ // | -0,1 | 35 | 19,0 | ||||||
108,7 | Pietralunga | 550 | 336,3 | 19,4 | 5 | 36 | ||||
7,1 | +2,5 Y dx (Gubbio) // | 2,0 | 33 | 13,0 | Meglio:al bivio 2.5 km dal centro prendere a sx la | |||||
115,8 | ^ monte di Caipicchi | 690 | 369,0 | 18,8 | 6 | 9 | sp 205 x Mocaiana anziché a dx la 204 di Nogna e, | |||
8,2 | \\ +5: ss.219 Y Gubbio/Umbert. | -3,3 | 21 | 24,0 | arrivati a Mocaiana,evitare la nuova (super)strada | |||||
124,0 | Y Gubbio/Mocaiana | 417 | 389,5 | 19,1 | 6 | 30 | ss.219, ma continuare sulla vecchia ss x Gubbio, | |||
10,0 | sp | 1,2 | 38 | 16,0 | entrando in città da via Tifernate | |||||
134,0 | © Gubbio (c.so Garibaldi) | 535 | 432,0 | 18,6 | 7 | 12 | P.za 40 Martiri; †s.Francesco;P.za Grande |
5° giorno: Gubbio-Assisi E' la tappa più breve di tutto il Cammino, ma non necessariamente la più facile. Da via Frate Lupo si esce da Gubbio costeggiando un'area verde e si percorre un sentiero parallelo alla sr.298 Eugubina. A Ponte d'Assi ci si immette sulla sr.298, ma solo per 1,7 km: alla segnalazione per Ponte di Riocchio si prende a sinistra e immediatamente dopo a destra su uno sterrato che sale in modo deciso fino a oltre 650 m.Si segue via Valdichiascio sfiorando la Chiesetta delle Ripe e ci si avvicina al fiume Chiascio - che si allarga a formare un piccolo lago - sotto Biscina. Quindi lo si costeggia dall'alto sulla Strada della Diga. 100 m. prima del ponte che attraversa il fiume si prende a destra uno sterrato che porta sotto il paese di Valfabbrica. Uscendo dal centro urbano, il Cammino vero e proprio prevede di raggiungere Assisi salendo lungo una stradina stretta e ripida, ma asfaltata, che porta in 4 km a Pieve S. Nicolò quasi m.600 slm. Da qui, infine, dopo pochi km di discesa si raggiunge Assisi. In alternativa alla dura salita fino a S. Nicolò, da Valfabbrica si può continuare sulla statale 318 che costeggia il Chiascio e, dopo Pianello prendere per Petrignano e Assisi. |
10 Giugno |
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Distanze (Km) | Altimetria | Tempi (minuti) | Medie (Km/h) | Ore viaggio |
annotazioni |
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Tot. | Parz. | Località | Parz. | Tot. | Parz. | Tot. | ore | min. | ||
135,0 | Gubbio † S.Francesco | 535 | 432 | 18,7 | 7 | 12 | il sentiero del Cammino corre | |||
7,1 | sr.298;+5,5:P.te d'Assi | -1,7 | 18 | 24,0 | parallelo alla sr.298 da Parco d. | |||||
142,1 | sx: inizio sentiero (p.te Riocchio) | 416 | 450 | 19,0 | 7 | 30 | Vittorina fino a Ponte d'Assi | |||
4,2 | sentiero+7.5 (v.Valdichiascio) | 6,0 | 36 | 7,0 | Seguire sentiero Valdichiascio | |||||
146,3 | sx: lago/† delle Ripe * | 670 | 486 | 18,1 | 8 | 6 | senza scendere al lago: | |||
6,2 | ghiaia e pietre \\\ | -3,6 | 31 | 12,0 | Chies. d.Ripe,Eremo S.Pietro | |||||
152,5 | fine discesa ripida e ghiaiosa | 446 | 517 | 17,7 | 8 | 37 | chiesa di Caprignone, fino a | |||
4,6 | sentiero paludoso lungolago | -2,1 | 15 | 18,0 | risalire sulla Strada della Diga | |||||
157,1 | fine sentiero+sx su strada d. Diga | 350 | 532 | 17,7 | 8 | 52 | ||||
9,8 | +3,4: Y ss.318 dx | -0,8 | 25 | 24,0 | Prima del ponte sul Chiascio | |||||
166,9 | ¬ Chiascio Y CSF/Pietralunga (asfalt.) | 275 | 557 | 18,0 | 9 | 17 | lasciare l'asfalto girando a dx | |||
6,6 | * * | 0,0 | 17 | 24,0 | x raggiungere Valfabbrica dallo | |||||
173,5 | Valfabbrica | 275 | 573 | 18,2 | 9 | 33 | sterrato. Continuare su ss.318 | |||
5,6 | /// | 5,7 | 31 | 11,0 | oppure fare dura salita x Pieve | |||||
179,1 | Pieve S.Nicolò ^ passo | 593 | 604 | 17,8 | 10 | 4 | s.Nicolò, poi,dopo 2km di | |||
7,2 | Borgo S.Fortunato | -4,6 | 17 | 25,0 | discesa prendere sentiero a sx | |||||
186,3 | ss.147 Y Basilica/PG | 262 | 621 | 18,0 | 10 | 21 | x entrare da Porta S.Giacomo | |||
4,7 | P.zza Matteotti | 1,3 | 28 | 10,0 | poco a Nord della Basilica | |||||
191,0 | Piazza del Comune | 325 | 649 | 17,7 | 10 | 49 | Se non si prende il sentiero,si | |||
1,0 | v. S.Paolo | 0,0 | 6 | 10,0 | scende per altri 6.5 km fino a | |||||
192,0 | Basilica S.Francesco | 325 | 655 | 17,6 | 10 | 55 | sr.147 da Bastia per Assisi |
Riferimenti utili e Links in rete
Guide cartacee sui luoghi di s.Francesco:
Guide on-line:
Le
FOTO
Il pellegrinaggio
Vai all'album
delle foto oppure al filmato
su Youtube
ha senso se fatto a piedi;
è un avvicinamento lento, è un tempo:
non solo il raggiungimento della meta.
Il pellegrinaggio ha a che fare
con la solitudine,
è perdersi
per ritrovarsi".
(Erri De Luca).