Giugno  2015  

 

 

Cicloviaggio  Livorno - La Verna - Assisi

 

sulle orme di frate Francesco

 

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       Il percorso in sintesiLe 5 tappe del viaggio: cartine, km, annotazioni

          Appunti di viaggio  Vai ai links sul Cammino

 Ormai sembra diventato quasi un appuntamento fisso, quello con i cammini storici d'ispirazione (almeno originariamente) religiosa: dopo quello di  Santiago del 2011 e la Via Francigena dell'anno scorso, è ora la volta del Cammino di san Francesco. Si tratta di un itinerario rinato abbastanza recentemente, sull'onda del successo dei già citati cammini storici che attraversano soprattutto Spagna, Francia e Italia, S.Francesco dipinto da Giotto. Clicca per ingrandirema anche su impulso di associazioni religiose e di privati (un po' meno, in questo caso, delle amministrazioni locali), che hanno inteso promuovere la riscoperta di luoghi e percorsi legati alla figura di un personaggio affascinante come Francesco d'Assisi.

Di tutti i santi che popolano il Pantheon cristiano Francesco è sicuramente tra quelli più amati dai cattolici (e ancora di più primeggia agli occhi di atei e credenti di altre religioni); la sua figura di ribelle senza essere nichilista o violento era e rimane tuttora "rivoluzionaria" (come lo definì Le Goff); in rotta con la mentalità e i valori del suo tempo e dell'agiata classe sociale a cui apparteneva; disgustato dall'avidità dei ricchi e dal cinismo dei potenti, infatti, si schierò dalla parte degli umili e dei poveri, non a parole, ma facendosi povero egli stesso; fu ecologista ed animalista ante litteram, sostenendo una concezione meno antropocentrica del ruolo dell'uomo nei confronti della natura;  combatté l'odio, l'intolleranza e la guerra, contrapponendo loro l'amore, il dialogo e la fratellanza e giungendo persino a voler incontrare il Sultano in un'epoca in cui l'unico confronto possibile con l'Islam sembrava quello armato; del resto non è un caso che la Marcia della Pace che ogni anno si tiene proprio tra Perugia e Assisi veda la partecipazione fianco a fianco, indistintamente, di persone di ogni fede religiosa o meno. Anche per questo, e ben prima che sul soglio di Pietro salisse il primo Papa Francesco della storia, la figura del "poverello" di Assisi risulta oggi tanto attuale e seducente sia per chi lo vede come santo che come uomo.

Il percorso con le possibili tappe a piedi e in bici suggerito da "Di qui passò Francesco"Come per la Francigena, anche per la Via di Francesco non mancano le varianti, anzi molti sostengono che la definizione più esatta sarebbe "Cammino di Assisi", perché non dovrebbe limitarsi ai soli luoghi toccati da Francesco da La Verna ad Assisi nel corso del suo pellegrinaggio a Roma, ma comprendere ulteriori tracciati legati anche ad un altro importante santo itinerante, Antonio da Padova, includendo così anche il tratto che da Padova raggiunge Dovadola, presso Forlì, e da qui La Verna passando per Camaldoli. Io, comunque, nel programmare il viaggio, mi sono attenuto, anche per ovvii limiti di tempo, al cosiddetto Cammino di S. Francesco del Nord, che da La Verna si conclude ad Assisi e che viene descritto in maniera particolareggiata nella Guida "Di qui passò Francesco" (ed. Terre di Mezzo) di Angela Seracchioli, che -pellegrina lei stessa- ha ricostruito il percorso, verificandolo e tenendolo aggiornato costantemente  anche per quanto riguarda la segnaletica e l'elenco delle strutture d'accoglienza. La Guida, giunta ora alla VI ediz., contiene inoltre un'adeguata appendice con varianti o suggerimenti anche per il "bicigrino" ed è supportata anche in rete dall'omonimo sito.

In rete sono pure disponibili numerose tracce GPS dei vari tratti del Cammino. Utilizzando, oltre a  Google, soprattutto Komoot, l'utile app del mio smartphone che funge da navigatore, avevo individuato abbastanza accuratamente l'itinerario e le tappe con i relativi pernottamenti; quindi non hoclicca per ingrandire dovuto far altro che caricare su Komoot il tracciato del percorso con le relative mappe, che mi avrebbero permesso di seguire (anche off-line) l'itinerario senza pericolo di perdere la strada. In teoria, almeno.

Infine all'associazione Di qui passò Francesco, tramite Angela Seracchioli, ho richiesto la Credenziale (che mi è arrivata a casa per posta in pochi giorni) da utilizzare in ostelli o altre strutture di accoglienza pellegrina. Si può pensare che la predilezione di molti pellegrini per questo tipo di sistemazioni sia da ricercarsi nella loro economicità (non più di una decina di euro contro cifre cinque-dieci volte maggiori di un hotel); ma non si tratta di questo. Per quanto mi riguarda, al termine di una giornata di intense pedalate tutto ciò che mi serve sono una doccia e un letto comodo in cui riposare; se poi è disponibile anche la colazione l'indomani mattina o addirittura il wi-fi, ho raggiunto il massimo delle mie aspirazioni. Non saprei che farmene dei lussi e delle facilities di un albergo a cinque stelle.   Il B&B, invece, è per me la sistemazione ideale, anche perché -cosa impossibile in un Hotel - permette solitamente di stabilire con il gestore un contatto umano diretto e informale, cogliendo caratteristiche più autentiche e informazioni meno convenzionali sul luogo e i suoi abitanti.   In fondo, come dice il mio amico cicloviaggiatore Paolo Pattoneri,  ciò che si cerca in questo genere di viaggi è l'umanità, il confronto con l'altro.
Clicca per ingrandireAnche campeggiare con la tenda è economico, ma non altrettanto comodo, per non parlare dell' ingombro e dei pesi supplementari da portarsi dietro per tutto il viaggio.
Ma da Santiago in poi ho scoperto gli ostelli, tanto meglio se collegati a una via di pellegrinaggio; qui lo scambiare la narrazione delle proprie sensazioni, idee, esperienze, magari in una lingua incerta e con dei perfetti (almeno in apparenza) sconosciuti  come  l'ospitalero o gli altri viandanti,  in un clima quasi di iniziatica complicità, è uno dei momenti più gratificanti di un viaggio del genere; e, in questo contesto, la Credenziale non è solo una sorta di passi che ti dà il diritto di usufruire della "accoglienza" riservata ai pellegrini negli appositi ostelli, ma anche un muto compagno di viaggio, testimone di fatiche, attese, emozioni, contemplazioni, epifanie, entusiasmi e scoramenti.

Il Cammino di Francesco si svolge in un ambiente meno antropizzato, a volte più aspro di quello di Santiago o della Francigena e, probabilmente, essendo un percorso di nascita recente, non ha una segnaletica sempre univoca o completa e non si è ancora strutturato in maniera minuziosa come i suoi "fratelli maggiori"; d'altra parte, la sua natura spartana e il fatto di essere ancora ai margini del turismo di massa, che ormai lambisce e rischia di snaturare -ad esempio- il Camino Francès, non  è detto che siano un male; del resto, da quel poco che ho visto o sentito, il viaggiatore non corre il rischio di sentirsi abbandonato a se stesso, anzi il carattere austero e talvolta quasi emergenziale di certe sistemazioni (l'offerta di un letto improvvisato magari in una palestra o in una canonica, ad es.) rendono più autentica l'esperienza, anche perché - come mi ha detto dalle parti di Pieve de' Saddi un viandante madrileno - "... se pretendi di viaggiare con tutte le comodità, va' a fare il turista, mica il viaggiatore o il pellegrino! ".

Se è vero che "viaggiare" non può ridursi allo spostarsi nello spazio per raggiungere la meta il prima possibile, l'ideale per questo Cammino, come per quello di Santiago o della Francigena, sarebbe percorrerlo a piedi, per assaporare il gusto del viaggio lento, il solo che permette di scoprire tutto ciò che la velocità ci toglie in cambio di un po' di tempo, salvo poi sprecarlo perché non sappiamo come utilizzarlo.  La manciata di ore necessaria per coprire in autostrada la distanza tra Livorno e Assisi diventa un’ imprevedibile quantità di giorni procedendo a piedi su stradine secondarie o sentieri collinari; e non è una dilatazione puramente aritmetica, né si tratta solo del tempo richiesto dal puro spostamento, ma anche da quello necessario per guardare, capire e sentirsi materialmente piccoli rispetto alle distanze e ai paesaggi, ma anche incomparabilmente grandi se capaci di integrarsi in quell’ “universo”. Mancandomi il tempo, e probabilmente anche le capacità, per affrontare a piedi un percorso di questa portata, ho deciso di ricorrere pure stavolta alla bicicletta, che ha il vantaggio di poter seguire, almeno in linea di massima, lo stesso percorso del viandante, dimezzandone i tempi di marcia (soprattutto nei tratti di trasferimento o in quelli meno significativi), rimanendo però abbastanza slow da non togliere quasi nulla alla conoscenza dei luoghi, alla ricerca delle diversità, ai contatti umani, all'osservazione delle piccole cose, al dialogo con se stesso, insomma a tutto ciò di cui dovrebbe essere fatto un viaggio.

Come sempre il mio cicloviaggio è iniziato dalla porta di casa, per intercettare poi il Cammino presso La Verna. Partendo da Livorno, per raggiungere Bibbiena e salire al Santuario, dovevo scegliere tra tre ipotesi : 1) una via prevalentemente pianeggiante e diritta, ma trafficata e monotona, seguendo la SS.67 Tosco-Romagnola da Pontedera a Firenze e Pontassieve per poi valicare la Consuma, sulla SR70, e scendere verso Bibbiena; 2) una via più collinare e tortuosa, ma anche più interessante e solitaria,  tagliando per Gambassi, Certaldo, Tavarnelle, Greve in Chianti, Terranova Bracciolini, Rassina; 3) un impegnativo mix delle due precedenti: da Greve prendere per Figline e  Reggello, qui salire fino all'Abbazia di Vallombrosa (una dei tre grandi santuari delle Foreste Casentinesi, insieme a Camaldoli e La Verna) e, con una serie di saliscendi guadagnare il Passo della Consuma e la SR70 per Poppi-Bibbiena. Scartata quest'ultima ipotesi, per quanto la più suggestiva, perché avrebbe richiesto un giorno in più per raggiungere La Verna, inutile dire che la scelta è caduta sulla seconda opzione, sottovalutando imprudentemente  la fatica di tagliare trasversalmente tante vallate nelle ore più calde, come poi ho avuto modo di verificare.  Per continuare poi dalla Verna ad Assisi, avrei dovuto semplicemente seguire un percorso quasi obbligato, toccando la maggior parte delle località di interesse francescano indicate dalla Guida.

La durata prevista era - ed è stata effettivamente - di cinque giorni (di cui i primi due per arrivare a La Verna),all'inizio di giugno, per un totale di poco più di 400 km. La scelta del periodo è stata forzata da una serie di imprevisti, attese, rinvii di vario genere e non è stata del tutto fortunata, perché è coincisa con un'improvvisa ondata di caldo afoso (l'anticiclone "Scipione") ben superiore alle medie stagionali.

Le prime due tappe, oltre che dure per i continui saliscendi e il sole implacabile, sono state piuttosto lunghe (oltre 100 km al giorno) allo scopo di poter raggiungere quanto prima l'inizio del Cammino, mentre dopo La Verna avevo previsto tratti di una cinquantina di km soltanto, per avere tutto il tempo di godermi i paesaggi ancora intatti e i centri storici minori di cui è ricca questa parte d'Italia.

Già nel corso della Via Francigena, con la mia bici da corsa, mi ero cimentato con alcuni tratti non asfaltati; stavolta, e nonostante il mio meccanico-ciclista me lo sconsigliasse, ho voluto seguire ancor più da vicino il percorso per camminanti indicato dalla Guida, che includeva tratti abbordabili unicamente da mtb o addirittura dal "cavallo di s. Francesco". La stessa Angela Seracchioli, interpellata telefonicamente, mi aveva confermato che alcuni punti sono veramente duri per chi va in bici, ma la tentazione dell'off-road era troppo forte per rinunciare, ben sapendo cosa si perde chi sceglie le strade statali o regionali rispetto a chi si muove per stradine secondarie, sterrati o sentieri lontano dalla "civiltà". In realtà, poi il percorso effettivamente seguito si è posto spesso ai due estremi di quello da me programmato: per sviste mie o errori del GPS, mi è capitato talvolta di "saltare" alcune indicazioni verso località importanti (ad es.  Viamaggio o Montecasale), proseguendo così su strade trafficate e poco significative; altre volte invece, non contento di aver fedelmente seguito la comoda carrareccia indicata, ho preferito lasciarla per  inerpicarmi o sprofondarmi su improbabili sentieri trascinandomi dietro la bici tra sassi e rovi o sperdendomi là dove il GPS non rilevava la presenza di strade. Ma anche questa è stata un'esperienza utile, dato che sono riuscito sempre a venirne fuori, pur se a costo di graffi, sudate e ritardi, e la bicicletta è sopravissuta anch'essa. Del resto perdersi per poi potersi ritrovare è l'essenza di un vero viaggio, no?

Anche quest'anno, sempre sulla falsariga di quanto avevo fatto per la Francigena, ho cercato di viaggiare il più leggero possibile, limitando i bagagli a quanto poteva essere contenuto a) in uno zainetto (un Forclaz Air 22 Litri, di Decathlon), b) nel borsotto anteriore della bici, c) nel marsupio: rispettivamente a) un solo ricambio di biancheria, un pantalone e una polo, una leggerissima mantellina e un paio di ghette in funzione antipioggia, un saccoletto, l'indispensabile per l'igiene personale con un asciugamano in microfibra e infine il carica-batterie per lo smartphone; b) la Guida, con Credenziale, tabelle e cartine, e snacks o viveri del giorno; c) smartphone, portafoglio con documenti, mini-pronto soccorso e minutaglie varie. Un'attrezzatura ciclistica essenziale contenuta in un borsetto sottosella concludeva l'equipaggiamento.

la gloriosa Tommasina Quanto alla bici, non disponendo di una mtb, che sarebbe stata senz'altro più adatta al mio viaggio, ho utilizzato la mia ormai vecchia bdc Tommasini (10 kg circa di acciaio malconcio e un cambio Campagnolo, accrocco di varie versioni e ridotto a soli 7 rapporti), rispolverando le solite imbottiture supplementari per manubrio e sellino e i copertoncini scolpiti da 25 mm, anziché lisci da 23, che dànno la sensazione (più che altro illusoria) di reggere meglio lo sterrato. La novità quest'anno è stata rappresentata essenzialmente dalla rinuncia agli attacchi per scarpe da mtb, sostituiti con delle gabbiette fermapiedi: questo mi avrebbe permesso di camminare più agevolmente, quando il terreno non mi avesse consentito di pedalare e al tempo stesso avrebbe alleggerito i miei bagagli, limitando le scarpe a un solo paio di sneakers. Nonostante le mie buone intenzioni, però, alla partenza il carico complessivo, esclusa la mia leggiadra persona, è risultato di poco inferiore ai 21 kg che nelle salite più dure si sono fatti sentire, eccome.!

E così, sabato 6 giugno, a otto secoli circa di distanza dal pellegrinaggio (quello sì, serio) di Francesco verso Santiago de Compostela (o verso Ascoli Piceno, secondo altri), dopo un ultimo utile controllo alla bici ed uno inutile al meteo (caldo torrido, ma inevitabile, in arrivo), sono partito, come si conviene a un vero pellegrino, solitario e carico di entusiasmo (oltre che di una doppia provvista di acqua.)

 

 

  Il Percorso in sintesi 

parte prima: le tappe di trasferimento
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parte seconda: il Cammino vero e proprio
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Il percorso pianificato *

  tappe giornaliere dist. tempo media altimetria

giorno

  km h km/h salita discesa
1 Livorno-Greve 111,0 5.56 18,7 1510 1290
2 Greve-La Verna 96,2 5.33 17,3 2060 1170
3 La Verna-Le Burgne 65,0 4.48 13,5 860 1470
4 Le Burgne-Gubbio 66,6 4.42 14,2 1180 1160
5 Gubbio-Assisi 49,2 4.09 14,8 1160 1240
 

totale:   

388

25.08

15,4 7120 6710

 

e quello effettivamente realizzato *

  tappe giornaliere dist. tempo media altimetria natura del terreno

giorno

  km h km/h salita discesa %asf %pav %unpav
1 Livorno-Greve 114,0 6.03 18,8 1730 1560 80 15 5
2 Greve-La Verna 96,9 5.41 17,1 2030 1150 86 12 2
3 La Verna-Le Burgne 73,4 3.24 21,6 790 1420 80 16 4
4 Le Burgne-Gubbio 74,0 3.46 19,6 1720 1690 70 20 10
5 Gubbio-Assisi 58,6 4.13 13,9 1310 1380 47 28 25
6 Assisi-S.Maria degli Angeli 10,1 0.30 20.2    40   130 95 4 1
 

totale:   

427

23.37

18,1 7620 7330      

* I dati delle due tabelle (distanze, altimetria, natura del suolo etc.) sono quelli desunti da Komoot


 

 

   Le 5 tappe: cartine e dettagli 

Livorno-La Verna

1° giorno: Livorno-Greve in Chianti 


Il percorso, dovendo tagliare trasversalmente diverse valli (dei corsi d'acqua Era, Egola, Elsa, Pesa, Greve), soprattutto da Gambassi in poi, presenta numerosi saliscendi; perciò è più impegnativo in termini di tempo e di fatica rispetto a quello per Firenze-Pontassieve passante da Pontedera e Empoli, ma offre un ambiente meno antropizzato, un paesaggio meno monotono e più ricco di interessanti centri urbani minori (Gambassi, Certaldo, Tavarnelle, Greve...), pievi o badie (Passignano, Certaldo, Morrocco...) e infine un traffico meno intenso.

NB: le cartine talvolta si differenziano in qualche particolare dalle tabelle, perché le prime si riferiscono al percorso progettato, le seconde a quello realizzato

 

6 Giugno

Livorno-Gambassi-Tavarnelle-Greve              
 Distanze (Km)   Altimetria Tempi (min.) Medie (Km/h) Ore viaggio

annotazioni

Tot. Parz.       Località         Parz. Tot. Parz. Tot. ore    min.  
0,0   Livorno 10       0,0 0 0  
  17,7 Guasticce 0,0 40   26,6        
17,7   Vicarello 8   40   26,6 0 40  
  14,8 Valtriano 0,1 37   24,0        
32,5   Ponsacco Y Capannoli/©/FI-PI-LI 24   77   25,3 1 17  
  7,0 variante 0,2 18   23,3        
39,5   Capannoli Y Castelfalfi 39   95   24,9 1 35 volendo,si può salire sulla collina di
  18,5 sp.26+sp.11 d.Colline   /__// 1,2 56   19,6       Montefoscoli e poi scendere sulla sp.11
58,0   Castelfalfi Y Gambassi/© 260   151   23,0 2 31  
  4,9 * sp.11 d.Colline +8 Y Montaione 3,2 17   17,8        
62,9   San Vivaldo 418   168   22,5 2 48  
  8,0   -1,5 22   21,8        
70,9   Gambassi (Villa Maria) @ dx 299   190   22,4 3 10 Gambassi: @ a sx x aggirare il centro
  8,7 +1: Y Certaldo -2,6 19   27,5       s.Pietro a Cerreto e s.Maria a Elmi
79,6    Certaldo (¬ Elsa) 70   209   22,9 3 29 a dx prima del ponte verso il cimitero
  11,4 * +4.1 dx v.Tavolese;  // +6:^  /// 2,7 59   11,6       Raggiungere Marcialla passando da
91,0   Marcialla 374   268   20,4 4 28 Fiano è un po' + lunga ma meno ripida
  3,5   0,2 11   19,1        
94,5   Tavarnelle (Ostello del Chianti) 381   279   20,3 4 39  
  7,5 @ dx x Sambuca; +4: Morrocco -2,6 15   30,0       Morrocco: S.Maria d.Carmine
102,0   Sambuca ¬Pesa 185   294   20,8 4 54  
  8,0 +4: Passignano; sterrato /// 4,1 56   8,6       Badia di Passignano
110,0    ^  (Y Greve/Ponzano) 512   350   18,9 5 50  
  4,2 \\\'+2 // Montefioralle \\\ -6,6 10   25,2        
114,2   Greve 233   360   19,0 6 0  

 

Legenda:
Hs=ostello; †=chiesa; ++=cimitero; ©= centro; X=semaforo;  Y= bivio; @= rotonda;  # =pass. a livello; ¬ = ponte;
(( = curva;  SS=statale; sp=provinciale;  pc=pista ciclabile;  ^ = cima; )(=valico; /  \\\= leggera salita-discesa ripida; 

es. di lettura della tabella:   +4: Passignano ;+1: sterrato ///    = 
proseguire per 4 km fino alla Badia di Passignano;dopo 1 km inizia un tratto sterrato, poi una forte salita
  *  percorsi in città o per deviazioni ed errori rispetto al tracciato previsto

 

 

2° giorno: Greve-La Verna

Questa tappa è caratterizzata da tre salite principali, da affrontare dosando le forze: la prima sale nel verde, ma in maniera regolare, fino al passo del Sugame. Dopo il passo e una lunga veloce discesa verso il Valdarno, all'altezza di Ponte agli Stolli, anziché proseguire a diritto per Figline conviene svoltare a destra per Gaville e Pieve, su una strada secondaria più interessante e solitaria che porta direttamente a S. Giovanni Valdarno. Una seconda serie di salite con qualche strappo duro comincia da Terranova Bracciolini fino al passo della Crocina. Si ridiscende fino a Rassina e poco dopo, a Bibbiena inizia la lunga salita verso al Verna. All'ultimo momento, vista anche l'assenza di traffico, ho optato per la strada asfaltata. Infine, raggiunta La Beccia, un sentiero lastricato e in forte pendenza di quasi 1 km si inerpica fino all' ingresso originario del Santuario, costringendo a una faticosa salita a piedi con la bici in spalla.

 

7 Giugno

Greve-S.Giovanni V.-Rassina-Bibbiena-La Verna            

 
 Distanze (Km)   Altimetria Tempi (min.) Medie (Km/h) Ore viaggio

annotazioni

Tot. Parz.       Località         Parz. Tot. Parz. Tot. ore   min.  
114,2   Greve © 233   360   19,0 6 0  
  6,5 sp.16     //

4,7

33   12,0       salita pedalabile, nel verde
120,7   )( Sugame Y sx sentiero 538   393   18,5 6 33  discesa lunga e veloce
  11,5 ¬agli Stolli Y Figline/Gaville

-3,5

22   31,4       Alternativa: a Ponte a.Stolli girare a dx
132,2   Figline 140   415   19,1 6 55 x Pieve-Gaville,saltando Figline e su una
  9,5 * 

-0,1

23   25,3       bella stradina raggiungere direttamente
141,7   S. Giovanni (¬ Arno) 132   437   19,5 7 17 S.Giovanni V.
  6,1 +.8 Y Terranova B. (v.F.lli Cervi) *

0,4

16   22,9        
147,8   (Terranova Br.) @ S.Giustino/© 158   453   19,6 7 33 si può aggirare a dx Terran.
  13,2 * 

1,1

39   20,3        
161,0   S. Giustino Valdarno © ¬ 305   492   19,6 8 12 rifornirsi d'acqua prima della salita (o 5 km
  7,6 sp.1;  +2 Y Talla

5,3

49   9,3       dopo S.Giustino presso Agriturismo)
168,6   ^ della Crocina (Poggio Ripi) 706   541   18,7 9 1  Ristorante
  8,4 sp.59

-4,2

15   33,6        discesa lunga e veloce
177,0   Talla 352   556   19,1 9 16  
  9,2 +3.3: Salutio

-0,5

22   25,1        
186,2   ¬ Rassina  Y Bibbiena/AR 302   578   19,3 9 38 pianura
  3,9 sp 71

1,0

13   18,7       rifornirsi d'acqua prima della salita
190,1   Bibbiena Y dx (viaPollino)/Firenze 342   591   19,3 9 51 rampe dure in via Pollino
  8,5 /// +.7 Y LaVerna/S.Maria d.S. \_ //

3,0

32   16,2       Altern.: passare da S.Maria d.Sasso (con
198,6   Caselle-sp.208 596   622   19,2 10 22 discesa e salite + ripide;qualche sterrato)
  12,2 sp208 \  ///

3,4

72   10,2        
210,8   La Beccia Y  La Verna 1013   694   18,2 11 34  
  0,9 sentiero pedonale   ////

13,2

16   3,4       ripido lastricato (non pedalabile in bdc) fino
211,7   La Verna ingresso Santuario 1132   710   17,9 11 50 all'antico ingresso. Chiude alle 18.30 !

 

 

La Verna - Assisi

3° giorno: La Verna-Le Burgne

Lasciando il Santuario della Verna, anziché scendere in direzione di Chiusi su asfalto, se si dispone di mtb adatta e il terreno non risulta pericoloso per fango o sassi, si può optare per il sentiero che taglia tra faggi e abeti fino a intercettare la provinciale 208.
A Pieve S.Stefano, appena attraversato il paese, il Cammino prevede la salita verso il passo di Viamaggio, magari con una piccola deviazione su sterrato per vedere almeno dall'esterno l'eremo di Cerbaiolo (attualmente chiuso). Dopo il valico si può proseguire all'interno, senza costeggiare il lago di Montedoglio, fino a Sansepolcro, eventualmente toccando l'eremo di Montecasale.
Da Citerna si può scendere a Monterchi (al museo -purché aperto- si trova la Madonna del Parto di Piero della Francesca). Per raggiungere l'agriturismo "Le Burgne" da Citerna, arrivati in loc. Le Pietre attraversare la sp.221 e risalire su sentiero (indicazione per Patrignone) direttamente fino al casale.

 

8 Giugno

La Verna-Pieve S.Stefano-Sansepolcro-Citerna-Le Burgne

 
 Distanze (Km)   Altimetria Tempi (min.) Medie (Km/h) Ore viaggio

annotazioni

Tot. Parz.       Località         Parz. Tot. Parz. Tot. ore  min.  
0,0   La Verna  inizio discesa 1115       0,0 0 0 a 500 m dal Santuario inizia la discesa su asfalto; su mtb
  2,7 p.208 -5,7 5   30,0       si può in alternat. proseguire per 3.5 km su sentiero fino a reimmettersi su sp.208 (loc. Cerretino) poco oltre )( Spino *
2,7   Y Pieve S.S./Chiusi d. Verna 960   5   30,0 0 5  
  3,0 sp.208 2,8 12   15,0        
5,7   )( Valico dello Spino 1043   17   19,7 0 17  
  12,7 +9,5 Y Pieve S.Stef./Caprese -4,8 22   35,0        
18,4   Pieve S. Stefano (ingresso) 434   39   28,2 0 39  
  1,1  * centro -0,3 7   10,0        
19,5   Pieve S. Stefano (uscita ¬Tevere) 431   45   25,6 0 46 *possibile alternativa da qui per Cerbaiolo e Viamaggio
  16,9 sp.77 +9.3: Y dx Poggiolo -0,6 44   23,0        
36,4   Sansep.Nord @ v.Visconti/Pertini 333   89   24,3 1 30  
  4,7 +1: lungomura @ dx ©/Marconi -0,2 28   10,0        
41,1   Sansepolcro Duomo  * 323   118   20,9 1 58  Volto Santo, Perugino (Ascensione) e Della Robbia
  10,3 v.Aretina+de'mulini+7: Y Gricignano -0,1 28   22,0        
51,4   Fighille 311   146   21,1 2 26  
  0,9 v.del cimitero  // 7,9 6   9,0       salita breve, ma ripida
52,3   Petriolo S.Maria 382   152   20,6 2 32  
  5,0 +3.8  † Monastero Benedettine 1,7 25   12,0       monastero ss.Crocifisso e s.Maria
57,3   Citerna © (*+0,7) 469   177   19,4 2 57 possibilità di scendere a Monterchi (Madonna del Parto di Piero d.Francesca)
  7,2  +4:Abbadia sp.221 -2,5 19   23,0        
64,5   Y dx Celle/Città di Castello 291   196   19,8 3 16  
  4,4 sp.102 +1.5 dx  Y Celle  * 5,0 19   14,0       serie di giri a vuoto per cercare il B&B
68,9   Le Burgne B&B 510   214   19,2 3 35 Agriturismo "Le Burgne"

 

 

4° giorno: Le Burgne-Gubbio

Attraversato il Centro di Città di Castello in direzione Sudest (chiedere eventualmente della località Baucca),  si prende a sinistra, costeggiando il torrente Soara; in località Il Sasso, presso il bar, ci si rifornisce del necessario soprattutto di acqua:fino a Pietralunga non si troverà altro se non una fonte. Pochi km dopo si svolta destra per Pieve de' Saddi su una strada stretta ma asfaltata; la salita è subito dura, poi addolcisce un po'. Dopo la fonte si scende vicino a Pieve de'Saddi (a solo 100 m. dalla strada e provvista di una fontana, ma in genere chiusa se non si è preso contatto in anticipo). Si continua perdendo quota su una stradina ancor più stretta e dal fondo spesso malridotto o sterrato, ma immersa nel verde, fino al fondo valle, quindi inizia la risalita, fino a raggiungere Pietralunga, nuovamente su asfalto.
Poco dopo Pietralunga c'è la possibilità di raggiungere Gubbio, toccando Mocaiana, sul percorso per camminanti che passa da S. Benedetto che prevede l'asfalto della sp. 205, ma anche un pezzo di sterrato, oppure sulla sp. 204; a causa della pioggia io ho scelto quest'ultima che sale ancora per qualche km fino all'altezza del monte di Caipicchi, poi scende decisamente verso la pianura.  Arrivato sulla ss.219 ho continuato fino al bivio per Mocaiana, commettendo l'errore di imboccare la nuova variante (quasi una superstrada) scorrevole, ma più lunga e monotona, per poi doverne uscire allo svincolo successivo.

 

9
Giugno

Le Burgne-Città di Castello-Pietralunga-Gubbio

 
 Distanze (Km)   Altimetria Tempi (min.) Medie (Km/h) Ore viaggio

annotazioni

Tot. Parz.       Località         Parz. Tot. Parz. Tot. ore   min.  
68,9   Le Burgne B&B 510   214,8   19,2 3 35              
  7,4 +3:Lerchi -3,1 22   20,0        
76,3   Città di Castello  * 285   236,8   19,3 3 57 monastero delle Clarisse
  9,0

 Baucca

3,9 32   17,0       acqua al Bar Sasso; Cascatelle del Soara
85,3   Y Pieve d.Saddi/Pietralunga 632   268,6   19,0 4 29 inizio salita
  2,8  ///   // 0,0 10   17,0        
88,1   )( Monte S.Stefano 632   278,5   19,0 4 38  
  9,6   \\   // -0,8 23   25,0       fondo stradale sterrato o malridotto
97,7   Pieve dei Saddi 557   301,5   19,4 5 2  
  11,0 sp.106 \\ // -0,1 35   19,0        
108,7   Pietralunga 550   336,3   19,4 5 36  
  7,1 +2,5 Y dx (Gubbio) // 2,0 33   13,0       Meglio:al bivio 2.5 km dal centro prendere  a sx la
115,8   ^ monte di Caipicchi 690   369,0   18,8 6 9 sp 205 x Mocaiana anziché a dx la 204  di Nogna e,
  8,2 \\ +5: ss.219 Y Gubbio/Umbert. -3,3 21   24,0       arrivati a Mocaiana,evitare la nuova (super)strada
124,0   Y Gubbio/Mocaiana 417   389,5   19,1 6 30 ss.219, ma continuare sulla vecchia ss x Gubbio,
  10,0 sp 1,2 38   16,0       entrando in città da via Tifernate
134,0   © Gubbio (c.so Garibaldi) 535   432,0   18,6 7 12 P.za 40 Martiri; †s.Francesco;P.za Grande

 

 

5° giorno: Gubbio-Assisi

E' la tappa più breve di tutto il Cammino, ma non necessariamente la più facile. Da via Frate Lupo si esce da Gubbio costeggiando un'area verde e si percorre un sentiero parallelo alla sr.298 Eugubina. A Ponte d'Assi ci si immette sulla sr.298, ma solo per 1,7 km: alla segnalazione per Ponte di Riocchio si prende a sinistra e immediatamente dopo a destra su uno sterrato che sale in modo deciso fino a oltre 650 m.
Si segue via Valdichiascio sfiorando la Chiesetta delle Ripe e ci si avvicina al fiume Chiascio - che si allarga a formare un piccolo lago -  sotto Biscina. Quindi lo si costeggia dall'alto sulla Strada della Diga.
100 m. prima del ponte che attraversa il fiume si prende a destra uno sterrato che porta sotto il paese di Valfabbrica. Uscendo dal centro urbano, il Cammino vero e proprio prevede di raggiungere Assisi salendo lungo una stradina stretta e ripida, ma asfaltata, che porta in 4 km a Pieve S. Nicolò quasi m.600 slm. Da qui, infine, dopo pochi km di discesa si raggiunge Assisi.
In alternativa alla dura salita fino a S. Nicolò, da Valfabbrica si può continuare sulla statale 318 che costeggia il Chiascio e, dopo Pianello prendere per Petrignano e Assisi.

 

 

10 Giugno

Gubbio-Valfabbrica-ASSISI

 
 Distanze (Km)   Altimetria Tempi (minuti) Medie (Km/h) Ore viaggio

annotazioni

Tot. Parz.       Località         Parz. Tot. Parz.  Tot. ore    min.  
135,0   Gubbio  S.Francesco 535   432   18,7 7 12 il sentiero del Cammino corre
  7,1 sr.298;+5,5:P.te d'Assi -1,7 18   24,0       parallelo alla sr.298 da Parco d.
142,1   sx: inizio sentiero (p.te Riocchio) 416   450   19,0 7 30 Vittorina fino a Ponte d'Assi
  4,2 sentiero+7.5  (v.Valdichiascio) 6,0 36   7,0       Seguire sentiero Valdichiascio
146,3   sx: lago/ delle Ripe   * 670   486   18,1 8 6 senza scendere al lago:
  6,2 ghiaia e pietre \\\ -3,6 31   12,0       Chies. d.Ripe,Eremo S.Pietro
152,5   fine discesa ripida e ghiaiosa 446   517   17,7 8 37 chiesa di Caprignone, fino a
  4,6 sentiero paludoso lungolago -2,1 15   18,0       risalire sulla Strada della Diga
157,1   fine sentiero+sx su strada d. Diga 350   532   17,7 8 52  
  9,8 +3,4: Y ss.318 dx -0,8 25   24,0       Prima del ponte sul Chiascio
166,9   ¬ Chiascio Y CSF/Pietralunga (asfalt.) 275   557   18,0 9 17 lasciare l'asfalto girando a dx
  6,6 *   * 0,0 17   24,0       x raggiungere Valfabbrica dallo
173,5   Valfabbrica 275   573   18,2 9 33 sterrato. Continuare su ss.318
  5,6 /// 5,7 31   11,0       oppure fare dura salita x Pieve
179,1   Pieve S.Nicolò ^ passo  593   604   17,8 10 4 s.Nicolò, poi,dopo 2km di
  7,2 Borgo S.Fortunato -4,6 17   25,0       discesa prendere sentiero a sx
186,3   ss.147 Y Basilica/PG 262   621   18,0 10 21 x entrare da Porta S.Giacomo
  4,7 P.zza Matteotti 1,3 28   10,0       poco a Nord della Basilica
191,0   Piazza del Comune 325   649   17,7 10 49 Se non si prende il sentiero,si
  1,0 v. S.Paolo 0,0 6   10,0       scende per altri 6.5 km fino a
192,0   Basilica S.Francesco 325   655   17,6 10 55 sr.147 da Bastia per Assisi

 

 

    

 

 

  Riferimenti utili e Links in rete  

        Siti dedicati al Cammino di San Francesco:

www.camminodiassisi.it

www.diquipassofrancesco.it

www.viadifrancesco.it

www.camminodifrancesco.it

www.passidifrancesco.it

 

        Altri link a pagine correlate:

In cammino verso Assisi (francigena.beniculturali.it)

La Via di Francesco (movimentolento.it)

Il Cammino di Assisi (movimentolento.it)

Il Cammino di Francesco (pellegrinando.it)

Via di San Francesco in bici (lifeintravel.it)

I Cammini di Francesco e Giacomo verso Compostela

Il Cammino di Assisi: in viaggio verso San Francesco

Il Santuario della Verna

Per chi va in bici

Mappe e Altimetrie

La Credenziale

       La figura di Francesco:

Vita e Cronologia

Biografia, Culto e Opere (Wikipedia)

Questioni francescane

 

       Indici di ricerche su Google e Bing:

cammino di assisi percorso

cammino di san francesco tappe

cammino di san francesco a piedi

cammino di san francesco in bicicletta

cammino di assisi in bici

il cammino di san francesco libro

cammino di san francesco dalla verna ad assisi

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cammino di assisi 2015

cammino di assisi dovadola

Cammino Francescano

   

        Accoglienza (religiosa e non):

Da La Verna ad Assisi

Strutture religiose in Toscana

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        Diari e Testimonianze:

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La scelta della bici da viaggio

Equipaggiarsi per un Cammino in bici

Preparativi prima della partenza

Preparare lo zaino

Cammino esemplare: Il Cammino di Santiago 
                          (consigli utili dal minuto 22':33")

 


 

Guide cartacee sui luoghi di s.Francesco:

Seracchioli-DI QUI PASSO' FRANCESCO-Terre di mezzo Seracchioli-ON THE ROAD WITH SAINT FRANCIS-Terre di mezzo Seracchioli-DER FRANZISKUSWEG-Tyrolia Zavatta-IL CAMMINO DI SAN FRANCESCO-L'Escursionista Ed. Giulietti-Bettin_LA VIA DI FRANCESCO- San Paolo 
Seracchioli-CON LE ALI AI PIEDI-Terre di mezzo  D'Atti-CintiI_La Via Francigena del Sud_San Paolo  McCurry-IL CAMMINO DI FRANCESCO-Mondadori

 


Guide on-line:

     "Cammini della luce"

    DVD "Cammino di S.Francesco"

 

 

 

 Appunti di viaggio 

 

Cammino di San Francesco 2015


1 giorno:  sabato 6 giugno 

LIVORNO - Greve in Chianti  

. . .

Il sole è già sorto, naturalmente, ma l'aria del mattino è tersa e la velocità mi dona una piacevole sensazione di fresco. Sto ben attento a non strafare e a non superare i 25-27 km/h, anche se la strada è pianeggiante: è quasi un anno che le mie uscite sono sempre più rade e più corte, mentre gli anni sono sempre più fitti e hanno ormai dissipato ogni residua velleità corsaiola. Perciò devo assolutamente dosare le forze, se voglio arrivare incolume in fondo a questa tappa, che è la più lunga e che debbo affrontare per prima, anche se a corto di allenamento. D'altra parte i km fatti oggi sono km in meno domani, quando, dopo un altro centinaio di km, ci sarà la ciliegina finale della salita agli oltre 1100 m. della Verna. Un po' di sacrificio i primi due giorni mi permetterà di godermi con più tranquillità le brevi ma intense tappe del Cammino che dalla Verna porta fino ad Assisi.

 

 

 

La strada scorre tranquilla senza traffico né problemi (sarebbe la prima volta - mi dico - che parto senza la rottura della capsula di un dente o un problema meccanico alla bici o avendo dimenticato qualcosa di importante); pare che gli allarmi causati da Scipione, questo solleone in anticipo di due mesi abbiano tenuto automobilisti e ciclisti lontani dall'asfalto. Tanto meglio. Collesalvetti, Ponsacco, Capannoli sono raggiunte e superate in meno di un'ora e mezzo, e ho già coperto oltre un terzo del percorso odierno. Forse i miei timori sono stati eccessivi e mi posso permettere un'andatura un po' più vivace, anche perché il paesaggio, già visto e rivisto un'infinità di volte, non presenta nulla di particolarmente interessante: campi, siepi, rotatorie, alberi, capannoni, case, vigneti, incroci... si susseguono senza una netta distinzione di spazi e ruoli . . .

 

questo è l'incipit del diario di viaggio; per proseguire la lettura clicca qui o sul link in fondo al riquadroper continuare a leggere clicca qui sotto

 

 IL DIARIO DI VIAGGIO             

 

 

  Le FOTO  

 
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Il pellegrinaggio
ha senso se fatto a piedi;
è un avvicinamento lento, è un tempo:
non solo il raggiungimento della meta.
Il pellegrinaggio ha a che fare
con la solitudine,
è  perdersi
per ritrovarsi".

(Erri De Luca). 


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