Estate 2014 d.C.    

(e della Mosella )

Deutschland über alles n.2 

Un cicloviaggio di cinque giorni, pedalando nel cuore della Renania-Palatinato 
lungo i suoi fiumi, tra vallate ridenti, vigneti "verticali", boschi ombrosi, 
angoli romantici, colline, castelli, borghi e città ricchi di storia e cultura.

    

 Premessa 

 A un anno esatto di distanza si ripropone nuovamente l'occasione di visitare la Germania coi miei amici tedeschi, desiderosi di approfondire, o cogliere per la prima volta, gli aspetti salienti di un'area significativa del loro Paese: la valle della Mosella e quella del Reno fino ad Heidelberg. Quest'anno, però, rispetto al precedente, il mio cicloviaggio è stato caratterizzato da alcune differenze: 
1) è stato un po' più breve, limitandosi ai cinque giorni di pedalate previsti, più le due mezze giornate del viaggio di andata e di quello di ritorno;
2) ho raggiunto la Germania in aereo direttamente dall'aeroporto di Pisa a quello di Francoforte-Hahn e non pedalando fin da casa, mentre per il viaggio di ritorno sono partito, sempre in aereo, da Stoccarda per Firenze, poi in treno fino a Livorno e da qui in bici a Castiglioncello;
3) a pedalare eravamo solo in tre, Jürgen, Lothar ed io, visto che Jan, il quarto ciclista di Tubinga-Dresda 2013, ha dato forfait per - dice lui - raggiunti limiti d'età;
4) il costo medio giornaliero è stato lievemente superiore a quello dello scorso anno, nonostante le strutture alberghiere fossero dello stesso livello (o, in qualche caso più modeste), dato che le località visitate quest'anno si trovano in un'area più ricca di quella della Sassonia e ad alta frequentazione turistica.

Ecco in sintesi le informazioni fondamentali

Dati tecnici : in previsione di dover affrontare tratti in forte pendenza o sterrati, ho lasciato lo stesso assetto impostato per il cicloviaggio sulla via Francigena: moltiplica compact 50/34 e pacco 9 pignoni 28/12, copertoni da 25 (economici, ma scolpiti e piuttosto rigidi, dimostratisi utili su fondo non asfaltato e capaci di proteggere la camera d'aria anche quando non perfettamente gonfia); imbottitura supplementare al sellino e nastro in gel (doppio nei punti cruciali) sul manubrio, per evitare indolenzimenti da contraccolpi o da lunghe ore in sella. Seguendo poi un programma di alleggerimento generale dei pesi, ho eliminato tutto ciò che non era indispensabile; perciò oltre a ridurre strumenti e pezzi di ricambio per la bici, ho sostituito le due borse posteriori e il relativo portapacchi con il solo zaino a spalla (contenente un esemplare unico di slip, calzini, scarpe da passeggio, pantaloni, polo e k-way, oltre a un pantaloncino da bici di riserva e all'occorrente per l'igiene personale), mentre la nuova capiente borsa al manubrio ha ospitato fotocamera, cellulare, qualche cartina, 5 bustine di integratori, viveri d'emergenza, ghette anti-pioggia.

Itinerario e tappe:   Dopo aver costeggiato la Mosella da Treviri a Coblenza e il Reno fino a Mannheim, abbiamo imboccato la valle della Neckar, non lontano da Heidelberg, puntando verso Tubinga, senza toccarla, quindi Nagold e infine Jettingen, casa di Jürgen. Il viaggio è durato cinque giorni per un totale di 730 km, comprensivi di 75 km pedalati in Italia. A Jürgen, ovviamente, è toccato il compito prima di pianificare percorsi e tappe del tour, poi di seguire le indicazioni di Komoot, l'insostituibile app del suo smartphone, districandosi nel reticolo di strade che caratterizza la viabilità tedesca.

I costi: la spesa totale per cinque giorni (più le due mezze giornate è risultata inferiore ai 450 €; la parte più consistente è stata rappresentata dai pernottamenti (una media di 30 € a notte, colazione compresa) e dai biglietti aerei e ferroviario (180 €), mentre per i pasti (cena al ristorante dell'albergo+spuntini vari) la spesa quotidiana si è aggirata sui 20 € giornalieri. La cifra, tutto sommato modesta, ha riconfermato l'economicità della vita in Germania, a dispetto dei pregiudizi (e come peraltro era già emerso nell'esperienza del viaggio da Tubinga a Dresda del 2013).  È vero che la ricerca degli alberghi era stata affidata ad un "campione" come Lothar, esperto come pochi nello scovare in rete le offerte migliori, e che alcuni alberghi erano dei Gasthof a conduzione familiare e con camere il più delle volte a tre letti, ma è ben difficile trovare in Italia strutture analoghe per qualità (erano tutti di buon livello per comfort, pulizia, servizi, disponibilità del personale e ricchezza della colazione e della cena) a un prezzo non superiore ai 45 €, cena compresa, senza considerare che tutta la regione tra Mosella e Reno non è un' area depressa, ma ricca e a forte vocazione turistica di qualità.

Il trasporto della bici: nel volo di andata con la Ryan Air da Pisa a Frankfurt-Hahn il caricamento in stiva della bici è costato i soliti 50 € (che si sono sommati ai 35 € del mio biglietto), mentre il volo di ritorno da Stoccarda è avvenuto con un aereo Meridiana (gestito da Air Berlin) senza spese aggiuntive al costo del biglietto (81 €), dato che la bici è stata equiparata a una valigia di peso non superiore ai 23 kg. Infine per il treno regionale veloce da Firenze a Livorno ho speso 9,20 € per me e 3,5 € per la bici.

Il periodo: la decisione di partire dopo la prima settimana di agosto è stata inevitabilmente condizionata dall'inizio delle ferie di Jürgen; del resto Giugno, sulla carta un mese più adatto a un cicloviaggio, è stato molto piovoso e a Luglio il clima si è rivelato inusitatamente freddo e perturbato. Anche nei cinque giorni di viaggio, la temperatura non è mai stata particolarmente calda e non è mancato qualche acquazzone, per fortuna sprattutto notturno.

 Le tappe del viaggio: 

A parte la settantina di km percorsi in Italia nell'andata e ritorno tra casa e il luogo di partenza/arrivo, i km pedalati sono stati 650, alla media di 130 km al giorno divisi nelle tappe seguenti: 

Primo giorno

Aeroporto di  Frankfurt Hahn - Treviri

Treviri - Brauneberg 

Ripartiamo nel pomeriggio; usciti dalla città, si raggiunge Schweich; da qui seguiamo le tranquille ciclabili che costeggiano il fiume ora su una sponda ora sull'altra: silenziose, immerse nel verde, spesso con la Mosella a pochi metri, mostrano un paesaggio dominato dai vigneti (coltivati a Riesling e Pinot) e dalle placide acque del fiume su cui si specchiano villaggi animati e variopinti. Seguendo le piste lungo le anse del fiume e talvolta utilizzando anche qualche stradina secondaria,  si pedala senza fatica a 24-25 km/h di media (soste a parte),ma senza mai salite impegnative o prolungate.  Numerosi i cicloturisti sia locali che a lungo raggio.  Senza mai allontanarci dalla Mosella, dopo Leiwen, Trittenheim, Piesport, Wintrich, concludiamo la tappa a Brauneberg, a 66 km da Trier. Percorsi oggi in tutto 139 km in 6 ore circa di pedalata

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Secondo giorno

 Brauneberg - Munstermaifeld 

Mattinata umida. Si raggiunge Bernkastel sulla sponda destra della Mosella, tra pareti quasi verticali di vigneti disposti in bell'ordine geometrico e serviti da cremagliere per trasportare persone e uva.  Altro elemento scenografico sono sia i castelli medioevali (Landshut, Metternich, Reichsburg...) che si susseguono a ritmo continuo sia le anse del fiume che si alternano tortuose, mentre sulla corrente avanzano chiatte e traghetti (indispensabili per ovviare all'assenza di ponti per lunghi tratti). Il panorama è ancor più suggestivo se visto dall'alto.  Presso Bernkastel la frequenza sulla pista di ciclisti d'ogni tipo è tale da creare addirittura intasamenti del traffico a due ruote.  Quando la ciclabile rischia di diventare monotona, si cambia sponda o si sale sulla collina attraverso sentieri nel bosco, tagliando l'ansa e scendendo giù sull'altro versante.  Nel pomeriggio attraversato il bel villaggio di Cochem,. lasciamo la Mosella per salire verso l'interno in direzione del castello di Eltz, che però vediamo solo da lontano; la salita è sfibrante e i km per raggiungere Munstermaifeld (dove dormiremo presso l'hotel Athen) sono lunghi e faticosi.  Cena al ristorante greco, seguita da un temporale notturno. Pedalati 128 km in 6 ore circa

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Terzo giorno

 Munstermaifeld -Wiesbaden 

Si torna sulla Mosella e si imbocca la ciclabile presso Lehmen. A Gondorf si passa attraverso il castello Leyen e poco dopo è segnalata la deviazione verso un'antica villa romana. La vallata diviene più aperta presso Coblenza, l'antica "Confluentia" Romana. Qui infatti la Mosella sfocia nel Reno, come si osserva dal Deutsches Eck dove  le acque diversamente colorate dei due fiumi si mescolano davanti alla statua del kaiser Guglielmo I. Il Reno scorre con meno anse e più ampio della Mosella, ma anche le sue sponde presentano ampie estensioni di vigneti. Utilizzando anche i traghetti, lo attraversiamo più volte. Sopra il borgo di Braubach spicca il castello di Marksburg e vicino a Sankt-Goar quello di Burg Katz. Ma l'attrazione principale della zona è lo scoglio della leggendaria Lorelei, che ha ispirato poeti, scrittori e... addetti al turismo.  Presso Kaub si notano i castelli Gutenfels e soprattutto il Burg Pfalzgrafenstein, costruito al centro del fiume per riscuotere pedaggi. Si visita Rüdesheim (caratteristica la Drosselgasse), poi si prosegue sulla Rheinuferweg lungo il Reno gonfio d'acque fino a Wiesbaden e poi all'albergo in collina. Percorsi oggi 132 km in 6h circa

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Quarto giorno

 Wiesbaden -Meckesheim

Stamani seguiremo il Reno fino a Worms, poi lo lasceremo per puntare su Mannheim, visitare Heidelberg e concludere la tappa poco dopo, a Meckesheim. Ore 9:30, partenza in discesa (ma il vantaggio è annullato dalle interruzioni e deviazioni per cercare percorsi alternativi alle vie cittadine più battute) dalla collina di Wiesbaden al Reno. Attraversato il fiume sul ponte Theodor Heuss, si ritorna nel Rheinland-Pfalz entrando in Mainz (Magonza), dove avviene la confluenza del Meno nel fiume maggiore. Passiamo dal centro storico (con le caratteristiche case  a graticcio e il duomo romanico dalle molte torri in mattoni rossastri).  Usciti da Mainz, con qualche difficoltà per mantenerci sulla ciclabile e lottando contro vento, caldo e umido, dopo una cinquantina di km, si raggiunge Worms, antica quanto famosa per i suoi numerosi riferimenti (Roma, i Nibelunghi, il Concordato fra Papa e Imperatore, Lutero, i bombardamenti della II Guerra Mondiale).  Attraversato il Reno sul Nibelungenbrücke, lasciamo momentaneamente il Rheinland-Pfalz per entrare in Hessen (Assia). Aggiriamo Mannheim da est, su una pista malridotta in mezzo a un bosco, quindi incrociamo il Neckar e lo seguiamo fino alla rinomata città universitaria di Heidelberg. Qui visitiamo l'Altstadt; di impronta barocca (evidente nella vecchia Università, nella Jesuiten-Kirche, negli edifici lungo l'Hauptstraße, o nelle piazze come la Marktplatz e la Kornmarkt, da cui tra l'altro si gode la vista delle rovine dell'imponente castello che sovrasta la città).  Si riparte verso Sud fino a  Wieslock poi a Est, raggiungendo in una dozzina di km Meckesheim. Percorsi oggi 133 km in 6h circa

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Quinto giorno

 Meckesheim - Jettingen

Mattina calda e assolata, con numerosi saliscendi (ma mai troppo duri o lunghi).  Il paesaggio sostituisce man mano i vigneti con campi coltivati, prati, boschi e macchie di arbusti (anche susini selvatici carichi di frutti), finché, passando per Sinsheim e Sternenfels si giunge a Maulbronn, celebre per la sua (ex)abbazia, un complesso monastico cistercense del XII sec. di cui fanno parte numerosi edifici, religiosi e non: magazzini, cantine, refettori e dormitori, sala del Capitolo e naturalmente la chiesa, in stile romanico con aggiunte gotiche; non mancano imponenti costruzioni a graticcio, a più piani, dagli alti tetti spioventi.  Dopo una ventina di km raggiungiamo Pforzheim, dove confluiscono due corsi d'acqua minori, l'Enz e il Nagold. Costeggiamo quest'ultimo, dapprima lungo  la statale (sfiorando il Burgruine Kräheneck, ciò che resta dell'antico castello di Pforzheim), poi su una piacevole sterrata che corre su e giù a lato del fiume completamente immersa nella vegetazione. Su un ponte  coperto in legno passiamo sull'altra sponda, dove la ciclabile diventa uno stretto sentiero in terra battuta. Dopo una sosta a Calw, ci lasciamo alle spalle le acque del Nagold, a quota 330 m., la strada sale con decisione arrivando a toccare i 600 m. poi precipita a 370; infine, poco dopo Wildberg, ristrettasi ormai a sentiero, prima affonda in una foresta, peraltro molto bella, di conifere altissime, poi prende ad arrampicarsi con una pendenza inizialmente dell'8-10%, che man mano diventa proibitiva, fino a superare di nuovo i 600 m. e raggiungere l'altopiano su cui si trova Jettingen e la casa di J. E domani, il ritorno a casa (ma in aereo!). Percorsi oggi 122 km in 6h circa

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 Tabelle sintetiche di viaggio