Viaggiare in bici ... 

    

 

  

TURISTI oppure
VIAGGIATORI?
 

 

Anche se generalmente si tende a far coincidere i due concetti, la una delle tante pubblicazioni sui viaggi in bicidifferenza fra turisti e viaggiatori è sostanziale: i viaggi si distinguono dalla "normale" attività turistica per la differente filosofia che sottendono, prima ancora che per le mete o le distanze raggiunte: il turista si muove per raggiungere una meta e trovare ciò che è andato a visitare; il viaggiatore ha come meta il viaggiare di per sé, e la scoperta di ciò che ancora non conosce, non sapendo in partenza cosa troverà. Il primo si muove soprattutto nello spazio fuori di sé e privilegia gli aspetti geografici, il secondo soprattutto nello spazio (e nel tempo) interiore e privilegia gli aspetti psicologici. Nel primo domina il criterio della velocità e del tempo limitato e concentrato, spesso nell'ottica dell'assaggio "mordi e fuggi", nel secondo quello della lentezza, della contemplazione, della scoperta continua, con un' attenzione particolare per gli aspetti umani: il rapporto con gli altri, con se stesso, con la natura. In estrema sintesi si potrebbe dire -come ho trovato scritto in non so più quale blog- che il turista va a spendere, il viaggiatore a guadagnare.

Tutto ciò vale in linea di massima anche per la differenza tra il cicloviaggiatore e il cicloturista.

Il viaggiare con una bici (per mezzo di una bici ma anche in compagnia di una bici, consentitemi queste puntualizzazioni pedanti da vecchio manuale di analisi logica) ha un'origine meno recente di quanto si possa pensare, dato che ci riporta ai Grand-Tour di ben oltre un secolo fa; in ogni caso, oggi come ieri, non si tratta di un'esperienza che si possa facilmente descrivere e far comprendere a chi non l'ha sfiorata almeno una volta: è lì che un viaggio diventa il viaggio, impastato di solitudine e ricerca, ma anche di avventura ed allegria, è lì che ti senti un po' Odisseo, un po' don Chisciotte e un po' un pellegrino romeo, che i colori del cielo imbronciato, delle montagne lontane o dei campi coltivati sembrano creati appositamente per te su una tavolozza segreta e irripetibile, che la fatica o il sudore, una salita o un acquazzone, una corsa a rompicollo giù da un monte o un tratto nel silenzio e nel buio assoluti della notte, assumono contorni epici, che un tramonto sul mare fa riaffiorare il fiume carsico della malinconia e della nostalgia, che l' incontro imprevisto con un altro "pellegrino" ti fa riscoprire sentimenti antichi di solidarietà e fratellanza, che il contatto con tutto ciò che è in qualche modo "diverso" ti aiuta a superare quanto c'è di piccolo, meschino ed egoistico nel nostro "particulare" e ti avvicina a un sentimento di nobile appartenenza al mondo intero.
Nessun viaggio è uguale ad un altro, perché ogni viaggiatore ha le sue personali ragioni che (consapevolmente o meno) lo spingono alla partenza, e del resto nessuno di noi è mai uguale a se stesso nei vari momenti della sua vita.
Ma una motivazione comune forse esiste: il desiderio, come sostiene Marino Niola, di partire alla Ricerca, di dare un senso attraverso il cammino al percorso stesso della propria esistenza.

 Ogni viaggiatore così accumula via via un suo tesoro (magari confuso in mezzo a tanta cianfrusaglia) da conservare gelosamente dentro di sé o da condividere, perché per quanto si viaggi non si diviene mai abbastanza sazi di "virtute e canoscenza", scaturite sia dalla nostra esperienza personale, sia da quella altrui. 
E' per questo che, davanti a chi ha potuto viaggiare più di noi (in luoghi meno accessibili, più lontano, più a lungo, ma soprattutto più "in profondità"), si prova un sentimento non d'invidiosa competizione ma di ammirazione sincera, perché viaggiare non è collezionare bandierine da appuntare su una cartina, né una frenetica gara di vanesi o esibizionisti tra chi è arrivato nelle località più esotiche; è semplicemente un modo di intendere e arricchire l'esistenza propria e spesso, attraverso la sua narrazione, anche quella altrui; ed è proprio questa ricchezza, in sostanza, il dono più importante che il viaggiare ci offre, indipendentemente dalla meta. 
Come non dare ragione, allora, a quel saggio detto orientale che recita: "E' il viaggio in sé, la ricompensa"?

Sull'argomento vedi anche:

Chi ha fatto il giro del mondo in bici  (sul sito BIKEITALIA)
Vacanze in bicicletta (sul sito FIAB)
Quaderni di Viaggio (sul sito www.markos.it)

 IPSE DIXIT-citazioni e aforismi sui viaggi (su questo sito)


Per non prendersi troppo sul serio:

Parodia del cicloviaggiatore (sul sito www.bikeitalia.it)
Diritti e doveri del ciclviaggiatore (sul sito www.bikeitalia.it)


E infine due brevi video (tratti da www.ilcicloviaggiatore.it):

Frammenti di cicloviaggi
Due ruote in libertà

 Per cercare invece racconti di viaggio (non solo in bici) narrati dagli autori, puoi consultare l' ottimo "Quaderni di viaggio" oppure effettuare direttamente la tua ricerca utilizzando il form sottostante:

     Grandi avventure ...


cicloviaggiatori
Paolo Pattoneri, che nell'ultimo cicloviaggio da Borgo Val di Taro ha raggiunto Capo Nord di oggi :    

Dervla Murphy, una cicloviaggiatrice irlandese di 85 anni che dall'Europa ha raggiunto India, Africa,Cina,  Cuba, Siberia... Giorgio Mazza Heinz Stücke
   Mark Beaumont e il suo giro del mondo in 194 giorni  Obes Grandini e i suoi lunghi cicloviaggi solitari per tutto il mondo in sinonia con la Natura    IL GIRO DEL MONDO A 20 km/h dell'italiano Claudio Del Grande  Il viaggio dell'inglese Alastair Humphreys  intorno al mondo   Leo & Vero  di Life in Travel  
  Stefano Gremmo e il suoi viaggio intorno al mondo  Il Giro del mondo in 381 giorni di Ed Gillespie in nome della lotta all'inquinamento
Rob Lilwall: 50.000 km in bici dalla Siberia al Regno Unito   Massimo Ostrouska, giugno '94 - Marzo '96, dall'Alaska alla Terra del Fuoco
progetto "MARCO POLO 2001":  Venezia-Pechino in 100 giorni !!! Matias Recondo e il suo tentativo di viaggio in solitaria dalla Terra del Fuoco all'Alaska
clicca su questa immagine di Altan per leggere una breve recensione del libro di Paolo Rumiz "Tre uomini in bicicletta" (Feltrinelli 2002) su un viaggio in bici da Trieste a Istanbul Lungo il bacino del Mediterraneo in bici con Matteo Scarabelli Il giro del mondo in bici dell'argentino Pablo Garcia


... cicloviaggiatori di ieri :

Annie Londonderry Valentino Rolando e Adriano Sada Louise Sutherland


Guerrino Martinelli

Mauro Talini

Ron McGerity


    
...e piccole avventure
   le mie esperienze di cicloturismo

 

 

 


La vita è un viaggio,
viaggiare è vivere due volte!


Omar Khayyam

 


 

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