San Jacopo in Acquaviva - Livorno

 

clicca per ingrandire l'immagine Sul luminoso lungomare di Livorno si trova la chiesa di San Jacopo, che, attualmente a croce latina e di forme neorinascimentali, è stata ricostruita su un antico romitorio risalente al IV sec. e di cui si ha riscontro documentario a partire dal XII sec. come luogo per dare rifugio ai viandanti. 

S. JacopoNel 1268 Carlo d’Angiò fece abbattere l'eremo. Tre anni dopo i monaci agostiniani iniziano la ricostruzione della chiesa dedicata a san Jacopo (ovvero l'apostolo san Giacomo il Maggiore,  le cui spoglie, dopo il martirio sotto Erode, sarebbero poi state traslate in Galizia e venerate a Santiago di Compostela). La tradizione vuole che proprio qui il santo si sia fermato, provenendo dal mare, a rifornirsi dell ’acqua che sgorgava da una copiosa polla. Di sicuro si sa da fonti documentarie che nel 1357 il romitorio era comunque utilizzato per offrire ospitalità ai pellegrini che si recavano in pellegrinaggio verso le consuete mete della cristianità: Roma, Santiago, Gerusalemme. Infatti la vicinanza al mare ne fece luogo di sosta per i pellegrini che, per secoli, dalla cala naturale posta alle sue spalle partivano alla volta della Spagna e di Santiago di Compostela. Non per niente la pianta originale della chiesetta aveva l'ingresso (oggi orientato a Nord, in direzione della città) che si affacciava direttamente sul mare, verso Ovest. La cripta dopo i lavori di restauro

 Nel 1710 iniziarono dei lavori di scavo e, con la costruzione di una volta, fu resa accessibile la piccola pieve romanica sottostante. Questa, definita La cripta prima dei lavori di restauro"cripta" già nei documenti del XII sec., mostra un altare direttamente ricavato dallo scoglio vivo a sinistra del quale fino al secolo scorso era visibile una fonte d'acqua dolce. Il toponimo della chiesa "San Jacopo in Acquaviva", infatti, deriva dall’esistenza di una sorgente di acqua dolce che scaturiva tra la scogliera del mare e presso la quale l'Apostolo Giacomo il Maggiore, in viaggio da Jaffa per la Spagna, si sarebbe fermato, rinfrancato nella sua ricerca di un contatto con Dio attraverso il silenzio e la preghiera.

fonti:
http://www.comune.livorno.it/
http://it.wikipedia.org/
http://internetting.org/
http://www.turismoitalianews.it/